mercoledì 1 novembre 2023

Perché è importante non far certificare i propri figli


Credete nelle loro possibilità. Credete nell'evoluzione della cognizione della loro mente. Non credete alla dislessia, discalculia, disgrafia, disortografia, sono solo termini per dire che i vostri figli hanno delle carenze didattiche da recuperare o ancora da raggiungere nella lettura, nella scrittura, nel calcolo. Vi assicuro che il recupero si può fare, e parlare di disturbi evolutivi significa soltanto che evolvono nel percorso della loro crescita magari semplicemente con un piccolo ritardo nel tempo rispetto agli altri.

venerdì 27 ottobre 2023

Livellare gli studenti



Prima svogliati e puniti in quanto tali. Quindi ricacciati negli studi tecnici, quelli della classe sociale medio-bassa.

Poi malati e puniti in quanto tali. Quindi ghettizzati, biasimati e indirizzati anch'essi agli studi tecnici, sempre quelli della classe sociale medio-bassa.

sabato 14 ottobre 2023

Le regole della maestra Tiziana

 Le regole positive della maestra Tiziana per i bambini della classe III che hanno interpretato le regole con creatività.


sabato 7 ottobre 2023

Appello ai genitori e agli insegnanti. L’inutilità delle correzioni e l'amore dell'insegnante per le stesse

Appello ai genitori e agli insegnanti

Peccato che studi sulle neuroscienze più volte abbiano dimostrato come le continue pressioni psicologiche sui bambini date da correzioni continue sui quaderni, penna rossa, rimproveri sulla brutta scrittura, per il quaderno disordinato eccetera, portino a un rallentamento dell'apprendimento oltre che una evidente incoerenza con il miglioramento delle prestazioni. 

sabato 9 settembre 2023

L'invidia


L'invidia è uno dei sentimenti più subdoli che ci siano. Invidiare significa rendere brutto l’invidiato, sporcarlo. Invidiare significa pensare di non poter avere mai le qualità psichiche dell’altro. Invidiare qualcuno che professionalmente sta sotto di te significa esercitare violentemente su quella persona tutta la propria cattiveria. Vediamo come.

giovedì 31 agosto 2023

Come migliorare il rendimento scolastico


Molti genitori si domandano come è possibile migliorare il rendimento scolastico della propria figlia, a di un nipote, un amico. Ci sono molti tentativi di risposta a questa domanda: si trovano negli articoli reperibili anche sul web e in numerosi libri.

La verità però è che il metodo didattico (ovvero un modo specifico di studiare) se si trova, probabilmente funziona pure per un po’, poi però ci accorgiamo che a parte un’euforia iniziale o un bel voto preso, tutto torna come prima. Perché?

lunedì 14 agosto 2023

A tutte le donne


Lo scritto che segue è un vero inno alla donna. 

Riporto un brano della magnifica Michela Murgia tratto da Stai zitta; lo faccio perché la voglio ricordare, perché mia coetanea —fatto questo che mi resta dentro con rabbia, quando penso che io sono ancora qui e Lei no—; perché unica nella sua militanza per tutti i diritti civili e per avermi più volte ribadito che il diritto a vivere pienamente senza doversi sentire inferiori a qualcuno è un diritto di tutti. Alla donna che Lei è stata e al patrimonio che Lei ha regalato a tutte noi. La voglio ringraziare personalmente lasciando traccia di una Sua forte impronta sul mio blog; e le voglio esprimere riconoscenza soprattutto perché più volte le Sue parole mi hanno fatto sentire parte di questo mondo e non un’aliena in quanto donna e perché dissento e dico ciò che alla società non piace. 

giovedì 10 agosto 2023

Genitori: fate attenzione alle prime richieste dei docenti

 


Vi ricordate i vostri primi giorni di scuola? L’emozione e la paura di andare incontro a nuove amicizie, l’incognita delle insegnanti; la cartella (oggi lo zaino) con il nuovo astuccio, il diario, i quaderni con i personaggi dei cartoni animati… La fotografia con il grembiule prima di uscire di casa; oggi le fotografie si fanno in ogni contesto, ma poco cambia.

lunedì 7 agosto 2023

Lettera aperta a Elly Schlein

 


Gentile Segretaria Elena Ethel Schlein,

Inizialmente pensavo di scrivere una lettera di protesta alla Presidente Meloni, però nonostante la immaginassi c'era sempre qualcosa che strideva, che non mi convinceva, poi ho capito che di sbagliato c’era la destinataria.

Oggi purtroppo faccio parte anche io di quei lavoratori poveri, precari, di 51 anni, quelli che quando guardano davanti pensano che avranno una vita di miseria perché non sono ancora riusciti a rialzarsi dall’avvento della pandemia. Ho lottato fin da piccola per cambiare la mia posizione sociale (provenendo da una famiglia povera), ho cominciato a lavorare a 16 anni, sono riuscita a laurearmi e a soddisfare in parte quel desiderio di un piccolo benessere fino all'arrivo della pandemia, che ha letteralmente distrutto tutti i miei progetti facendomi tornare indietro di 25 anni. Non che il Covid19 abbia distrutto ciò che faticosamente ho costruito intendiamoci, lo ha distrutto un Governo di sinistra incapace, poi lo ha continuato un'ibrida sinistra infarcita di destra, un’insieme di persone che sembravano disponibili a… e invece sono stati solo capaci di aiutare i soliti noti. Ancora oggi Mario Draghi mi mette i brividi.

L'arrivo del Governo Meloni non mi ha stupita affatto. Ogni volta che noi, popolo di sinistra, abbiamo sperato che la Sinistra facesse la Sinistra, siamo stati continuamente bastonati e delusi; pertanto con l'arrivo della Meloni che sa parlare molto bene, accattivarsi le masse, lo spostamento a destra del Paese è stato scontato. Solo i poteri forti di sinistra non lo avevano capito o non lo hanno voluto capire. 

lunedì 17 luglio 2023

Tu@ figli@ va male a scuola? Sappi che gran parte della responsabilità potrebbe essere tua


Capire perché un bambino o un adolescente non va bene a scuola è sempre stato uno dei miei più grandi interessi in quanto docente.

Ma sono anche e soprattutto una pedagogista, ovvero una studiosa, una ricercatrice dei processi educativi e dell’apprendimento. La pedagogia pertanto (che si prefigge di rendere gli uomini e le donne sempre migliori), mi spiega perché alcuni studenti hanno difficoltà scolastiche portandomi spesso in una direzione ben precisa: quella della famiglia.
Oggi nei problemi scolastici si tende a indirizzare l’argomento soprattutto verso i bambini etichettandoli con acronimi quali BES, DSA, ADHD ecc. e riconducendo il tutto a una diagnosi, quindi ad una problematica insita nel bambino stesso. Si comincia alle elementari con una bella certificazione di qualche specifica difficoltà (discalculia, dislessia, disgrafia, disortografia e chi ne ha più ne metta!) e si è condannati per tutta la vita. Di questo però ne ho già parlato tanto e anche scritto, l’ultimo libro Bambini senza DSA: una realtà possibile! 
Ora invece voglio parlare di tutti quei bambini o adolescenti che non hanno mai avuto una certificazione (e non per questo se la devono adesso andare a cercare!), ma che stentano a prendere il sei, hanno difficoltà di vario genere, e ogni fine anno scolastico dubitano se passeranno alla classe successiva.

venerdì 16 giugno 2023

Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA): cosa si può fare per non soccombere

 


Come insegnante e pedagogista, tutte le volte che mi trovo davanti un bambino o una bambina con una difficoltà scolastica, oggi più propriamente definita come Disturbo Specifico dell'Apprendimento, ovvero dislessia, discalculia, disortografia ecc., mi chiedo sempre come posso aiutarla. E non è una domanda retorica, perché per questi bambini si può fare moltissimo.

Il medico, dopo la diagnosi, la prima cosa che chiede alle insegnanti è di dispensare e compensare dalle attività scolastiche; eppure è un errore, un grossissimo errore: la psicologa clinica Adriana Bembina afferma: […] abbiamo espresso la nostra ferma opposizione all'applicazione della legge 170. Riteniamo infatti che le misure dispensative e compensative di fatto impediscano l’apprendimento […] per tutto il suo percorso di studi*.

martedì 13 giugno 2023

No all’insegnante di sostegno in classe per bambini con DSA

 

No all’insegnante di sostegno in classe per bambini con DSA e no al bambino stabilmente l’unico vicino alla cattedra: l’ineguaglianza senza equità si paga con una carenza cognitiva.

È finito un altro anno scolastico. Un altro anno a riprova e riconferma di quanto da anni vado dicendo. Ovvero che lasciando liberi i bambini e dandogli fiducia, apprezzandoli e stimandoli per ciò che riescono a fare, proponendo equità, anziché uguaglianza e sostegno individuale, ci sono buoni risultati anche per chi dimostra avere più difficoltà degli altri.

Nonostante questo, nonostante l'evidenza di una capacità di riuscita di questi bambini, se hai la formazione mentale di chi pensa che gli studenti vadano plasmati, indottrinati, curati perché malati, si riscontra una totale incapacità dell’adulto di ammettere il progresso e lo sviluppo cognitivo di questi alunni. 

Allora succede anche, che se voglio mettere un voto realistico a un mio bambino diagnosticato, ma che ha raggiunto risultati non sperati e pensati impossibili, mi si rimproveri che con un PDP avrei potuto alzargli il voto in pagella. Mi domando: ma non è forse meglio un voto più basso ma meritato, che uno più alto ma dato solo per un pezzo di carta?

sabato 20 maggio 2023

Ecco perché i figli sono sempre più dipendenti dai genitori. Non lo volete? Ecco come fare!


Lettera aperta a quei genitori che fanno di tutto per avere i propri figli sempre dipendenti da loro. Lo fanno inconsapevolmente? Forse! Ma è bene sapere che…

mercoledì 17 maggio 2023

Scuola pubblica o privata? L’inganno del denaro nei poteri di forza: chi ci rimette è spesso sempre solo il bambino.


 I giochi di forza sono la caratteristica dei giorni d’oggi. Non si cerca la mediazione, la comprensione, la cooperazione, il dialogo, ma solo il gioco di forza economico, che vince o crede di farlo, colui che nella superbia non ha altre capacità all’infuori dell’uso del denaro. Il confronto e il dialogo dovrebbero essere alla base di ogni relazione, se si ha abbastanza autostima e capacità di dialogo, altrimenti il gioco di forza economico è quello che domina. Devo ammetterlo, lo ammetterebbero tante docenti: la scuola statale oltre a pagare gli insegnanti molto di più chiede loro molto di meno. Motivo per cui tanti docenti con l'occasione giusta scappano nello Stato. Ed ecco qui, che scatta il sistema del gioco di forza.

sabato 22 aprile 2023

Quando non ci si fida dei bambini si forgia, si indottrina, si plasma…


Massimo Fagioli* diceva che non ci fidiamo dei bambini. È così, quando dobbiamo seguirli passo passo, indottrinarli, sorvegliarli, abbiamo letteralmente perso la fiducia in loro.

In questo modo ci ritroviamo a fare una didattica impositiva dove dobbiamo dire loro come scrivere, quale penna usare, come colorare e cosa disegnare, ma soprattutto che è vietato sbagliare. Poi, dopo aver indottrinato, abbiamo necessità di correggere tutto puntigliosamente.

Ma soprattutto con i bambini della primaria nelle prime tre classi, la correzione del docente ha poco senso perché il bambino non l'ascolta, non sente l'importanza di capire l'errore, giustamente! Ha molto più peso sul suo apprendimento un esercizio costante e continuativo che una petulante correzione dell’adulto.

domenica 19 marzo 2023

Perché i bambini non sono capaci di lavorare da soli


Si dice che in una classe ci sono sempre i bambini veloci, lenti, capaci di concentrazione, non capace di concentrarsi, con voglia, senza voglia eccetera. Si parla generalmente di un 60% di bambini prestanti e un, evidentemente 40%, di bambini poco prestanti. Eppure c'è una caratteristica che accomuna entrambi: l'incapacità di fare da soli! 

domenica 5 marzo 2023

Ai bambini bisogna chiedere di crescere


Una delle cose che più spesso mi domando è come si possa prevedere il futuro dei bambini. Vi sembra che dico assurdità? Eppure in ambito scolastico (e non solo) si fanno continuamente previsioni sul futuro dei piccoli. In 25 anni di lavoro con loro ho capito invece che non è affatto possibile prevedere cosa accadrà di loro dal punto di vista formativo.

Ho visto bambini iniziare un percorso scolastico in modo eccellente, portarlo avanti per qualche anno e poi crollare come se la scuola non gli fosse mai appartenuta. Ho visto bambini iniziare molto male il percorso scolastico, viverlo male per anni, e poi diventare dottori: io ne sono un esempio.

sabato 4 marzo 2023

Io, insegnante onnipotente


Sono un’insegnante di ginnastica. Lavoro in una scuola primaria. Da quest'anno il Ministero dell'Istruzione ha stabilito che per la classe quinta la ginnastica la deve fare il laureato in Scienze Motorie. Ho praticato molti sport, ho studiato tutte le tecniche sportive e come risponde il corpo umano allo stimolo fisico, sono la specialista dello sport certo, peccato però che non so nulla di pedagogia e psicologia (ovvero come relazionarmi al meglio con i bambini). Ma lo Stato e i “geni” del Ministero dell'Istruzione hanno detto che sono idonea e qualificata per insegnare alla primaria.

mercoledì 22 febbraio 2023

Figli meravigliosi? Non è un dono di Dio!


La confusione è su cosa sia l’educazione.

La società cambia, è cambiata già da tempo.

Ogni violenza fisica in ambito educativo è giustamente e finalmente sanzionata. Ma come ho già spiegato nel mio libro* quel tipo di atteggiamento non è educazione e mai lo è stato. Per molto tempo e anche ai giorni nostri si confonde il concetto di educazione con quello di aggressività, coercizione, imposizione, violenza, eccetera. E siccome questi termini ci fanno (giustamente) paura, ma non siamo capaci di educare veramente perché non sappiamo cos'è l'educazione, allora passiamo direttamente all'altra sponda e smettiamo completamente di educare. Risultato è bambini viziati, noiosi, saccenti, aggressivi, competitivi, paurosi, invadenti, in una parola, maleducati; ma non perché loro siano stati educati male, ma proprio perché non sono stati educati affatto; ovvero non hanno ricevuto quel rapporto improntato sul rispetto e l'affettività verso se stessi, che poi influisce sul prossimo.

sabato 18 febbraio 2023

Psicologo o logopedista?


Le generazioni di bambini che nascono e crescono, negli anni, sono sempre le stesse; da che mondo è mondo, i bambini, fanno le stesse richieste all’adulto di amore e rispetto per la loro realtà di bambini in crescita; chi cambia invece nel tempo e nell’educazione, sono gli adulti che inseguono le mode degli eventi a volte senza porsi dubbi o interrogativi per accertarsi che quelle mode abbiano un minimo di coerenza con la realtà.