Lettera aperta a quei genitori che fanno di tutto per avere i propri figli sempre dipendenti da loro. Lo fanno inconsapevolmente? Forse! Ma è bene sapere che…
sabato 20 maggio 2023
mercoledì 17 maggio 2023
Scuola pubblica o privata? L’inganno del denaro nei poteri di forza: chi ci rimette è spesso sempre solo il bambino.
I giochi di forza sono la caratteristica dei giorni d’oggi. Non si cerca la mediazione, la comprensione, la cooperazione, il dialogo, ma solo il gioco di forza economico, che vince o crede di farlo, colui che nella superbia non ha altre capacità all’infuori dell’uso del denaro. Il confronto e il dialogo dovrebbero essere alla base di ogni relazione, se si ha abbastanza autostima e capacità di dialogo, altrimenti il gioco di forza economico è quello che domina. Devo ammetterlo, lo ammetterebbero tante docenti: la scuola statale oltre a pagare gli insegnanti molto di più chiede loro molto di meno. Motivo per cui tanti docenti con l'occasione giusta scappano nello Stato. Ed ecco qui, che scatta il sistema del gioco di forza.
sabato 22 aprile 2023
Quando non ci si fida dei bambini si forgia, si indottrina, si plasma…
Massimo Fagioli* diceva che non ci fidiamo dei bambini. È così, quando dobbiamo seguirli passo passo, indottrinarli, sorvegliarli, abbiamo letteralmente perso la fiducia in loro.
In questo modo ci ritroviamo a fare una didattica impositiva dove dobbiamo dire loro come scrivere, quale penna usare, come colorare e cosa disegnare, ma soprattutto che è vietato sbagliare. Poi, dopo aver indottrinato, abbiamo necessità di correggere tutto puntigliosamente.
Ma soprattutto con i bambini della primaria nelle prime tre classi, la correzione del docente ha poco senso perché il bambino non l'ascolta, non sente l'importanza di capire l'errore, giustamente! Ha molto più peso sul suo apprendimento un esercizio costante e continuativo che una petulante correzione dell’adulto.
domenica 19 marzo 2023
Perché i bambini non sono capaci di lavorare da soli
Si dice che in una classe ci sono sempre i bambini veloci, lenti, capaci di concentrazione, non capace di concentrarsi, con voglia, senza voglia eccetera. Si parla generalmente di un 60% di bambini prestanti e un, evidentemente 40%, di bambini poco prestanti. Eppure c'è una caratteristica che accomuna entrambi: l'incapacità di fare da soli!
domenica 5 marzo 2023
Ai bambini bisogna chiedere di crescere
Una delle cose che più spesso mi domando è come si possa prevedere il futuro dei bambini. Vi sembra che dico assurdità? Eppure in ambito scolastico (e non solo) si fanno continuamente previsioni sul futuro dei piccoli. In 25 anni di lavoro con loro ho capito invece che non è affatto possibile prevedere cosa accadrà di loro dal punto di vista formativo.
Ho visto bambini iniziare un percorso scolastico in modo eccellente, portarlo avanti per qualche anno e poi crollare come se la scuola non gli fosse mai appartenuta. Ho visto bambini iniziare molto male il percorso scolastico, viverlo male per anni, e poi diventare dottori: io ne sono un esempio.
sabato 4 marzo 2023
Io, insegnante onnipotente
Sono un’insegnante di ginnastica. Lavoro in una scuola primaria. Da quest'anno il Ministero dell'Istruzione ha stabilito che per la classe quinta la ginnastica la deve fare il laureato in Scienze Motorie. Ho praticato molti sport, ho studiato tutte le tecniche sportive e come risponde il corpo umano allo stimolo fisico, sono la specialista dello sport certo, peccato però che non so nulla di pedagogia e psicologia (ovvero come relazionarmi al meglio con i bambini). Ma lo Stato e i “geni” del Ministero dell'Istruzione hanno detto che sono idonea e qualificata per insegnare alla primaria.
mercoledì 22 febbraio 2023
Figli meravigliosi? Non è un dono di Dio!
La confusione è su cosa sia l’educazione.
La società cambia, è cambiata già da tempo.
Ogni violenza fisica in ambito educativo è giustamente e finalmente sanzionata. Ma come ho già spiegato nel mio libro* quel tipo di atteggiamento non è educazione e mai lo è stato. Per molto tempo e anche ai giorni nostri si confonde il concetto di educazione con quello di aggressività, coercizione, imposizione, violenza, eccetera. E siccome questi termini ci fanno (giustamente) paura, ma non siamo capaci di educare veramente perché non sappiamo cos'è l'educazione, allora passiamo direttamente all'altra sponda e smettiamo completamente di educare. Risultato è bambini viziati, noiosi, saccenti, aggressivi, competitivi, paurosi, invadenti, in una parola, maleducati; ma non perché loro siano stati educati male, ma proprio perché non sono stati educati affatto; ovvero non hanno ricevuto quel rapporto improntato sul rispetto e l'affettività verso se stessi, che poi influisce sul prossimo.
sabato 18 febbraio 2023
Psicologo o logopedista?
Le generazioni di bambini che nascono e crescono, negli anni, sono sempre le stesse; da che mondo è mondo, i bambini, fanno le stesse richieste all’adulto di amore e rispetto per la loro realtà di bambini in crescita; chi cambia invece nel tempo e nell’educazione, sono gli adulti che inseguono le mode degli eventi a volte senza porsi dubbi o interrogativi per accertarsi che quelle mode abbiano un minimo di coerenza con la realtà.
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