mercoledì 28 febbraio 2024

A scuola come in ospedale: la scienza insegna e gli insegnanti la devono conoscere

 


Oggi sono a casa, o perlomeno, ci sono tornata dopo essermi alzata come tutte le mattine alle 5, aver preso la macchina ed essermi incamminata verso scuola.

La vita a volte ci mette alla prova, il corpo risponde a ciò che non va: ti dice fermati o ti costringe a farlo come ha fatto con me questa mattina. 


In realtà è cominciato ieri sera facendosi sentire con un forte dolore al petto che passava alla spalla. Il primo pensiero che ti fai a 52 anni è “sto avendo un infarto”. Il secondo pensiero è stato per la mia cagnolina. Pensiero stupido? Forse, ma ho immaginato la sua solitudine e mi sono detta che non era vero niente, che ero solo un po’ agitata perché nelle ultime settimane al lavoro ci sono state incomprensioni tra colleghi.

giovedì 22 febbraio 2024

Ecco come si frammenta il pensiero di un bambino in crescita

 


Sono tornata a scuola un paio di settimane fa dopo tre giorni di nausea e vertigini in cui il mondo sembrava andasse più veloce e girasse al contrario, per rendermi conto che effettivamente sono io che giro al contrario.

I miei bambini di terza elementare sono bravissimi in italiano, a volte dico loro scherzosamente che ho creato dei “mostri di bravura” perché stupiscono anche me. E quando leggo il rapporto OCSE sulle capacità acquisite dagli studenti, ovvero che gli italiani sono agli ultimi posti per la conoscenza della lingua scritta in ambito europeo, non posso fare a meno di pensare a quanti incompetenti stanno in cattedra. Perché dico questo? Perché, al solito, se gli studenti non raggiungono i risultati sperati non è causa degli studenti, ma degli insegnanti. 

mercoledì 21 febbraio 2024

Come si insegna l’odio e l’invidia

 


Nel 2015 scrissi un libro intitolato Invidia e solitudine. Fu il risultato di uno studio personale che avevo portato avanti sul cosa fosse l’invidia, da cosa scaturisse e quali conseguenze portasse. Per raccontare tutto ciò, avevo spiegato a livello scientifico cosa fosse e come nascesse e lo avevo dimostrato attraverso la narrazione storica di come l’invidia avesse perseguitato gli ebrei, di come perseguita spesso personaggi dello spettacolo o sportivi. Avevo dimostrato come questa deformazione psichica fosse intorno a noi e spesso insita in persone non sospette. Scrivevo che l’invidia è la trasformazione dell’odio diventato insopportabile (concetto teorizzato e spiegato dallo psichiatra M. Fagioli) e aggiungevo che sfuggirne, se se ne è vittime, non è facile. Avevo pertanto accostato a questo discorso una ipotesi d’uscita: la solitudine, intesa come possibilità di non permettere agli altri di farti del male.

sabato 17 febbraio 2024

Disturbi dell'apprendimento? Ecco cosa accade quando i genitori non permettono ai propri figli di crescere


Quando più di 14 anni fa cercai un nome per il mio Studio di Consulenza Figli Meravigliosi®, l'ho pensato in funzione di due realtà: una, che per i genitori tutti i figli sono meravigliosi e l'altra, la più importante, era per ribadire che veramente tutti i figli sono meravigliosi, perché credo fermamente che tutti i bambini possano sviluppare le proprie potenzialità cognitive per essere unici e pertanto meravigliosi.

Ci ho creduto allora e ci credo ancora di più oggi e ogni volta che vedo quanto è possibile fare per quei bambini che gli insegnanti incapaci sostengono avere dei disturbi dell’apprendimento. 


È pur vero che se io riesco a vedere e tirare fuori le potenzialità dei bimbi, spesso i genitori non lo fanno perché non lo vogliono fare o perché non hanno coscienza di non volerlo fare. E allora cominciano una trafila di diagnosi e accertamenti sulla pelle dei propri figli un po’ per farsi compatire e un po’ per riempire il vuoto di solitudine interiore. Vi sembra impossibile? Eppure non lo è.