L’ambiente che ci circonda influenza molto l’andamento scolastico dei nostri bambini. Questa è una realtà che non si vuole vedere, né tenerne conto perché farebbe ricadere la causa sull’adulto anziché sul bambino. Noi pedagogisti, abituati a comunicare con tutte le fasce di età, sappiamo che l’essere umano (soprattutto adulto) fa molta fatica ad ammettere di sbagliare, pertanto è più favorevole a far passare il bambino come svogliato o con un disturbo dell’apprendimento, piuttosto che ammettere di essere parte del problema.
Allora forse bisogna elencare gli errori che spesso si fanno affinché la persona intelligente possa riconoscersi e affrontare la questione piuttosto che scaricare la responsabilità sui bambini, che rispondono a questa sofferenza rifiutando la scuola attraverso vari comportamenti: dall’iper attività, dalla difficoltà a stare attenti o, come ben sappiamo, dall’insorgere di tutti quegli ostacoli nella didattica che ci portano a pensare ai cosiddetti disturbi dell’apprendimento (dislessia, discalculia, disortografia, disgrafia ecc.) e di conseguenza, dato l’isolamento e il sentirsi diversi che ne consegue, i nostri studenti cominciano a odiare la scuola.
Ecco alcuni errori che bisogna evitare come la peste.