Ecco, di nuovo, ci siete cascati ancora una volta. E questa volta vi siete coalizzati con una petizione. Tutti: accademici della Crusca, linguisti, rettori di università, docenti di letteratura italiana, storici, filosofi, sociologi, neuropsichiatri, economisti, ahimè anche pedagogisti e altri…
Insomma i nostri studenti sono dei ciucci!
Lo avete detto voi: “…ci permettiamo di proporre le seguenti linee di intervento e lo facciamo proponendo test aggiuntivi…” Ancora? Ma non bastano tutte le prove a cui sono sistematicamente sottoposti questi studenti? Ma non avete ancora capito che il problema non è negli scolari, né tantomeno nell’assenza di valutazioni?
Il problema cari accademici è il metodo di insegnamento e spesso l’insegnante stesso. Insomma il problema dell’ignoranza grammaticale, lessicale, sintattica, ortografica ecc. degli studenti mette radici in quello che siamo e facciamo noi adulti.
Voi che avete ideato e firmato la petizione, avete mai visto come lavorano la maggior parte degli insegnanti della scuola primaria e secondaria di primo grado? Ve lo siete mai chiesto? Se non lo avete fatto ve lo suggerisco io.