Sono molto indignata per la
facilità con cui i nostri bambini vengono giudicati e “torturati”
psicologicamente. E non sto esagerando! Perché la tortura non è solo quella
fisica, ma anche e ai nostri giorni soprattutto, quella psicologica.
Viviamo in una società molto
superficiale, dove i tempi frenetici e la poca pazienza che abbiamo nei
confronti dei nostri bambini e delle nostre bambine, ci spingono a conclusioni affrettate sulle
loro potenzialità e capacità cognitive, purché ci sollevino dall’incombenza di
seguirli negli studi.