lunedì 12 agosto 2019

Ritardo del linguaggio? Anche no.


«Bambini di quattro anni appartenenti a famiglie economicamente svantaggiate posseggono un lessico più limitato rispetto ai pari età di famiglie abbienti, né sorprende che adolescenti di famiglie svantaggiate dispongano di un vocabolario meno ricco rispetto ai compagni benestanti. Il mantenimento, dai quattro ai quattordici anni, di un lessico ricco oppure limitato è in parte dovuto alla stabilità delle esperienze ambientali —inclusa la presenza oppure l'assenza di frequenti conversazioni tra genitori e figli, la qualità delle scuole frequentate, la natura delle interazioni con i pari e tutta una serie di altre esperienze — e non riflette pertanto* soltanto il talento linguistico connaturato nel bambino. Se i quattordicenni la cui proprietà di linguaggio è scarsa, perché i genitori con loro parlano poco, fossero trasferiti all'interno di famiglie in cui gli adulti parlano spesso, il lessico migliorerebbe notevolmente**».

I ricercatori nelle loro indagini non considerano la possibilità che una continua stimolazione linguistica da parte dei genitori possa essere la ragione principale di tali superiori abilità linguistiche***. Questo fatto causa l'impossibilità di far conoscere alla popolazione, tramite una gusta informazione, che ci sono fattori ambientali a causare una limitazione all'uso del linguaggio; ciò comporta inoltre la nascita di problemi di natura esecutiva: ovvero cosa fare con questi bambini, come considerarli, come eventualmente aiutarli, ma anche, purtroppo, come escluderli dall'attività didattica.

mercoledì 7 agosto 2019

Come ti manipolo la mente di un bambino


Come ti manipolo la mente di un bambino… tutti i giorni e in moltissimi contesti!

Siamo tutti diversi. Abbiamo sensibilità diverse in base al nostro vissuto, alla nostra educazione, alla nostra personale soggettività. Allora di ciò che guardiamo in televisione abbiamo percezioni e reazioni diverse a seconda del fatto di cronaca o di politica o di economia.
Io personalmente mi sono ritrovata a soffermarmi più volte sui fatti di Bibbiano perché mi colpiscono come donna e come professionista. Allora leggo i giornali, vedo i Tg, ascolto le interviste che possano chiarirmi come sia possibile tanta violenza, indifferenza e anaffettività nei confronti dei bambini. Ma la cosa che più mi colpisce è l’anaffettività verso quei bambini e le loro famiglie per l’utilizzo indiscriminato e opportunistico che se ne fa da parte di ogni schieramento politico che interviene in proposito: non riesco a trovare parole in nessun politico, sia di destra che di sinistra, che non abbiano interesse propagandistico o accusatorio per l’altro schieramento, come se il problema si chiamasse PD o Movimento 5 Stelle o Lega, anziché con i nomi e i cognomi di chi ha commesso il fatto.