Qualche anno fa, quando si postava qualcosa contro il razzismo, la xenofobia, l'intolleranza, c'erano molte persone disposte a sostenere e gridare all'accoglienza, alla tolleranza, alla democrazia. Il fatto che oggi sia diventato un “rischio” per la propria immagine poter dire di non appartenere al Movimento 5 Stelle o alla Lega, lo trovo mostruoso e anche disgustoso.
Salvini con la sua propaganda contro gli immigrati, è riuscito a catalizzare l’odio e la frustrazione che noi italiani abbiamo per politiche non riuscite, su persone che non hanno alcuna colpa. La cosa terribile è che non si comprende più (o meglio, non si vuole più comprendere) che la cattiva sanità, la cattiva scuola, la disoccupazione, la mancanza di posti di lavoro, lo spread che torna a salire minaccioso, non sono colpa degli immigrati. Eppure ci sentiamo orgogliosi del fatto che finalmente non facciamo entrare più uomini, donne e bambini in carne e ossa come noi, nel nostro paese. È possibile che questa lotta contro i poveracci, contro i più indifesi, i più deboli, ci faccia sentire grandi? È questa la nostra bravura e la nostra potenza?