martedì 22 dicembre 2015

La festa del sole

Dato che siamo vicini a Natale, è giunto il momento di svelare anche i retroscena di questa mitica data, a cui si associa la nascita di Gesù. Preparatevi a fare un bel viaggetto nel tempo, alla scoperta di una delle feste più antiche dell’uomo.
Letteralmente Natale significa “nascita” ed il termine nacque dalla festività del Dies Natalis Solis Invicti, ovvero il Giorno della nascita del Sole Invitto. Questa festa veniva celebrata nel momento dell’anno in cui la durata del giorno iniziava ad aumentare, dopo il solstizio d’inverno, e dunque quando avveniva la rinascita del sole, invincibile anche contro le tenebre. Secondo gli antichi il Sole si fermava durante il solstizio d’inverno (dal latino solstitium, ovvero sole fermo), e questa loro osservazione derivava dal fatto che nell’emisfero nord della terra tra il 22 e il 24 dicembre il sole sembra effettivamente fermarsi in cielo. In quel periodo, in realtà, il sole inverte semplicemente il proprio moto nel senso della “declinazione” della Terra, e a causa di questo Il buio della notte raggiunge la massima estensione e la luce del giorno la minima. Si verificano la notte più lunga e il giorno più corto dell’anno. Subito dopo il solstizio, la luce del giorno torna gradatamente ad aumentare fino al solstizio d’estate dove, ovviamente, accade il contrario.

martedì 15 dicembre 2015

Dal diritto all’uguaglianza al diritto di essere unico

Per tutti coloro che non hanno potuto partecipare e me lo hanno chiesto, pubblico il mio intervento al convegno del 12 dicembre 2015 svoltosi per celebrare l'anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo

Dopo aver preparato questo intervento, mi sono accorta che per poterlo ripetere a voi esattamente come lo avevo scritto, avrei dovuto impararlo a memoria. Ma vi confesso che mi è venuta la pelle d’oca: nella mia vita scolastica non sono mai riuscita a imparare a memoria una poesia, figuriamoci un intervento di quattro pagine! 
Riconosco a me stessa (ho imparato a riconoscermelo), di avere un limite. Ma oggi stiamo celebrando la giornata per i Diritti Umani, quindi penso di potervelo svelare senza sentirmi giudicata:

mercoledì 9 dicembre 2015

Un coach sì o no, per i miei obiettivi?

In questo scritto vi parlerò molto di Roberto Cerè, del Master Real Result Coaching e del perché un bel giorno decisi che lo avrei intrapreso! 
Chi è Roberto Cerè?
È un coach, autore del libro Se vuoi puoi, responsabile e fondatore di una collana di libri motivazionali!
Che cosa fa un coach? Vediamolo insieme.
Enciclopedia Treccani on line: Professionista che aiuta a sviluppare la propria personalità e a riuscire nella vita, negli studi, nel campo del lavoro.
Che cos’è il coaching? 

martedì 8 dicembre 2015

Il regalo più bello, più giusto, più umano da fare a Natale




Adesso sono molto più pelosa, sempre color nocciola e sempre piccolina, ma come puoi vedere in questa foto ho una caratteristica che prima non avevo: rido!
Sì perché esattamente un anno fa, prima di conoscere la mia mamma, io ero dentro un canile portata via dal randagismo. 

Ora, cara mamma e caro papà sconosciuto, volevo dirti che là in quei luoghi dove la mia mamma mi ha preso, ci sono tantissimi cagnolini e cagnoloni come me, che aspettano una famiglia, e il Natale è una magnifica occasione per avere un fratellino o una sorellina con cui giocare, oltre che una mamma e un papà. Sì, è vero, io ho solo la mamma, ma ho una cuginetta che mi fa tanti dispetti e gioca con me. 
Sapete, noi abbiamo tanto bisogno di coccole. Io ad esempio, come puoi vedere dalla prima fotografia sono stata picchiata e ho perso qualche dentino, ma con la mia mamma che mi fa tante coccole, ho ritrovato il sorriso.

Ecco, questi siamo io e la mia mamma… vedete come siamo felici?
Allora, mamma e papà sconosciuti, fate qualcosa per me, fatemi un altro regalo. Postate sulla mia pagina Facebook chiamata “Nocciolina, la cagnolina che ride”, il regalo di Natale che vi emozionerà tantissimo, facendo entrare nella vostra famiglia un mio amico peloso o una mia amica pelosa presi al canile, e vi posso garantire che mi farete immensamente ancora più felice.
Ricorda: l'amore non si compra!

Nocciolina, la cagnolina che ride


©Tutti i diritti riservati


Per tutti i bambini con "presunta" DSA o meno, che vogliono un'alternativa semplice e divertente allo studio della storia nelle scuole primarie, c'è 

La maestra a casa 

DVD sulla storia dell'uomo dalla nascita del mondo alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente. 
Tutto il programma di STORIA della scuola primaria raccontato dalla maestra Tiziana con migliaia di immagini.

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lunedì 30 novembre 2015

I ruoli e le competenze che non devono assolutamente essere fraintesi.

I veri professionisti conoscono le loro competenze e non si sostituiscono per interessi economici e/o personali a professionisti con titoli e studi accademici diversi, pertanto rispettano il loro ruolo e le loro competenze senza invaderne il campo e le specificità.

Ecco spiegate in 4 punti le SOSTANZIALI le differenze tra

Psicologo, Psichiatra, Logopedista, Educatore, Docente e Pedagogista.

Pertanto, vediamo chi è e cosa fa…

La PSICOLOGA:
  1. ha una laurea di 5 anni in Psicologia;
  2. NON fa diagnosi di malattia, in quanto non è un medico (come da sentenza di Cassazione dell’11 aprile 2011 N°14408); non cura perché non è un medico in medicina, tantomeno può in nessun modo prescrivere psicofarmaci;
  3. fa assistenza attraverso il dialogo alle persone con problemi psicologici;
  4. non è un docente in quanto non conosce né la pedagogia, né la didattica.

giovedì 26 novembre 2015

I silenzi che minano la crescita sana dei bambini.

Si rende noto che negli articoli pubblicati su questo blog l’utilizzo del maschile e del femminile è casuale e si alterna per esigenze di scrittura e per par condicio.

Il papà dice: “Ti telefono giovedì”. E poi non chiama, fa silenzio!
L’adolescente chiama il genitore al telefono, ha bisogno di lui, gli spiega il problema, cosa gli è accaduto, gli esprime di essere agitato, di avere bisogno di parlare; ma il genitore risponde che in quel momento ha da fare, che non può stare a sentire ciò che ha da dire, anche se “quel da fare” può essere rimandato. Si sottrae, fa silenzio.
Un’adolescente scrive al papà un SMS, una mail, un messaggio in FB, WA. E l’altro non risponde, fa silenzio.
Uno studente telefona alla mamma. Ma lei non risponde e non richiama, fa silenzio.
Un bambino piange e strilla forte per attirare l’attenzione. Ma chi dovrebbe accorrere non lo fa, fa silenzio.

lunedì 16 novembre 2015

Un pensiero libero da invidia...


Tra la panchina e il mare... Invitante il rebus di copertina che accoglie con calamitante attenzione l'inchiostro che segna pagine preziose di un libro, quale punto cardine di una sfera sociale. Leggendo Tiziana Cristofari, molti apprezzeranno la cruda verità e la versione storica quale dietro le quinte, è specchio di devastanti soprusi. Forse una freccia letale per chi fa parte del gioco e che di certo si divertirà a ironizzare. I mali del mondo, fluiscono e inondano come intrappolate nel vaso di Pandora, per gridare l'ipocrisia di sterili ed egocentrici sentimenti frustrati. La pace, la concreta e tangibile verità che ci trasmette l'autrice, completata da una chiarezza dell'intelletto che non vuole puntare o condannare, ma semplicemente guarire l'indifferenza dei cuori. Un animo sereno accoglierà in modo analitico il percorso narrato da Gotz Aly, alle utenze virtuali, perchè realtà di un male che nasce con il mondo. Ci vorrebbe un'appendice al libro per recensire tutta la mia ammirazione per il lavoro svolto e il coraggio per un messaggio ove, predominerà la non comprensione. Ma l'autrice è schermata dal suo animo nobile e di certo avrà lo scettro di un umana coscienza. Complimenti vivissimi Tiziana Cristofari. Direi Top libro.

Cira Aiello, scrittrice


lunedì 9 novembre 2015

È giusto aiutare i propri figli nei compiti a casa?

Si rende noto che negli articoli pubblicati su questo blog l’utilizzo del maschile e del femminile è casuale e si alterna per esigenze di scrittura e per par condicio.

A volte capita che i genitori fanno degli errori in modo inconsapevole. Potremmo dire che questo è normale, perché nessuno ci ha insegnato come fare i genitori, non c’è una scuola apposta e non c’è una materia scolastica che nel corso della nostra formazione abbia potuto darci degli input a tal proposito. La cultura in primis ci fa essere in un certo modo, per cui ci comporteremo in quel determinato modo. Generalmente quello che seguiamo è l’esempio che abbiamo vissuto, quindi quello della famiglia o quello che la scuola ci ha lasciato come patrimonio culturale. Ma quando da adulti diventiamo genitori, i tempi sono altri da quando andavamo a scuola, la cultura si è evoluta. Quello che andava bene prima, ora molto probabilmente non serve più, non basta più, non è più adatto. E allora dobbiamo rivedere il nostro modo di educare, di essere con i nostri figli e studenti. 

domenica 8 novembre 2015

Chi è il vero fallito?

Uno degli scopi del libro Ecco cosa non dicono libri e corsi di automotivazione, è far vedere come possono essere diversi i punti di vista delle persone, anche quando affrontano un medesimo argomento o evento (come ad esempio un corso di sopravvivenza o una maratona); come la diversità “descrivale persone che la rappresentano, e come gli permetta di vivere la stessa esperienza, ma di percepire le cose in maniera diversa, perché le persone e il loro modo di essere è diverso. Ma soprattutto mi preme considerare la diversità come unicità, senza avere la presunzione di pensarla migliore delle altre.
La domanda che mi sono posta nellintraprendere il percorso di formazione Real Result Coaching di Roberto Cerè, è stata:

sabato 31 ottobre 2015

Le fiabe non mentono

Quando ero piccola mi piaceva moltissimo leggere le fiabe dove c’erano le principesse, e poi mi piaceva moltissimo fare castelli in aria dove io naturalmente, ero la principessa. Ma già da allora, per quanto riuscissi a sognare e fantasticare incredibilmente e spontaneamente come è lecito faccia ogni bambina, mi facevo trascinare sì, dalla serenità che porta con sé il finale lieto, ma rimaneva in me anche un pizzico di amarezza, perché già da allora avevo intuito che senza la magia, senza un personaggio che mi sarebbe venuto incontro, senza l’accadere di un evento straordinario che mi avrebbe cambiato il corso della vita, portandomi verso lo scopo, l’obiettivo, verso certe situazioni precise, quelle meraviglie immaginate sarebbero rimaste forse… solo bellissimi castelli in aria. 
E sì, perché a dircela tutta Cenerentola e Pinocchio furono aiutati dalla fata, Biancaneve dai nani, Aladino dal genio della lampada, ma La piccola fiammiferaia nonostante la magia, che la illudeva facendole fare sogni bellissimi all’accensione di ogni cerino, non l’aiutò nella vita di tutti i giorni, e morì. Così pure Il soldatino di piombo: nessuno lo aiutò contro la tabacchiera magica cattiva, e il suo destino fu la morte insieme alla sua amata.

mercoledì 28 ottobre 2015

I bravi insegnanti sono loro!

Pare proprio che io debba scoccare una lancia a favore degli insegnanti!
Quanti insulti e quanti rimproveri per aver detto la verità su una parte di questi docenti (Ecco chi sono i docenti impreparati che distruggono la mente del bambino).
Certo, chi ha letto i miei articoli e poi mi ha insultata, il più delle volte probabilmente era tra quegli insegnanti descritti. Non posso pensare diversamente, anche perché io parlo di incapacità formative e didattiche, senza additare nessuno con nome e cognome, mentre io mi ritrovo insultata personalmente, ma non importa, perché quello che mi interessa è passare una voce a chi vuole ascoltare, perché a me stanno a cuore solo i bambini, non gli adulti, sia siano genitori, sia che siano docenti. Io penso solo ai bambini!

domenica 25 ottobre 2015

Ecco cosa non dicono libri e corsi di automotivazione

Durante la stesura di questo libro molte persone tentarono di dirmi quale fossero i contenuti più idonei per far avvicinare il pubblico. Tentarono di fuorviarmi da ciò che volevo dire perché per attrarre (mi dicevano), bisogna dire e fare certe cose. Ho risposto loro che le persone che mi avrebbero seguita sarebbero state coloro che cercano la verità e non una menzogna su come realizzare i propri sogni. Che avrebbero cercato giustizia a un mondo arrogante e prepotente che crea vittime, toglie l’autostima alle persone e tenta di farle diventare una massa di sottomessi alla volontà del più forte. Questo libro è per chi ha ancora voglia di credere solo in se stesso.

Se vuoi leggere i primi capitoli clicca sull'immagine.
Per ingrandire tutto clicca sul titolo qui sotto.

Ecco cosa non dicono libri e corsi di automotivazione - Tiziana Cristofari

martedì 20 ottobre 2015

Ecco chi sono i docenti impreparati che distruggono la mente del bambino.

Sono sempre i più piccoli a stimolare in me la voglia di scrivere.
Le mamme mi chiedono, mi consigliano, mi ascoltano, ma la mia carta vincente è sentire i bambini e gli adolescenti. Loro sono le mie energie, la mia creatività, la mia immaginazione e la mia voglia di fare sempre meglio. È per questo che è a loro che passo la parola, che da loro traggo spunti e a loro inevitabilmente torno ogni giorno della mia settimana.
Questo articolo lo scrivo perché attraverso me possano dar voce al loro urlante silenzioso e doloroso pensiero.

martedì 22 settembre 2015

Ecco com'è e cosa fa la/il brav@ docente

Decalogo della/del brav@ insegnante
Ecco in 25 punti come dovrebbe essere e cosa dovrebbe fare una/un insegnante veramente capace di creare un concreto rapporto affettivo e di stima reciproca con i suoi studenti, necessario per una corretta crescita e formazione metacognitiva dell'alunno, e che, soprattutto, li possa rendere sereni e contenti di andare a scuola.

"L'educazione è come l'acqua del fiume, quella di oggi non è quella di ieri, né quella di domani. Il fiume continua a scorrere: la sua acqua non è mai la stessa. 
Analogamente, l'educazione dovrebbe continuare a mutare con l'esperienza del giorno" (Vinoba 2006)

Una/un docente...
  1. Sa guardare il proprio movimento interno (emozioni, antipatie, preferenze, frustrazioni, ecc.) e sa (ri)conoscersi nel rapporto con lo studente escludendo categoricamente parzialità, atteggiamenti discriminatori, razzisti, conformisti, opportunistici ecc.

sabato 5 settembre 2015

Convegno ANPE

Il 26 di questo mese ci sarà un convegno ANPE al quale interverrò anche io. Partecipate numerosi!


giovedì 3 settembre 2015

Nuova scuola per l'infanzia

NUOVA SCUOLA PER L’INFANZIA
Si trova a Roma in Via della Magliana
(a 100m dall'Italwagen, in prossimità dell'autostrada Roma-Fiumicino)

La scuola dell’Associazione Di.Sco. è una piccolissima realtà che
accoglie bambine e bambini tra i 3 e i 6 anni.
Gestita dalla pedagogista e docente Dr.ssa Tiziana Cristofari,
è aperta dalle ore 7,45 alle ore 15,45.

Per saperne di più:

tel. 06.55270673 - cell. 3471858870


sabato 8 agosto 2015

Presto ricomincerà la scuola! Ecco come fare una buona separazione da tu@ figli@

Manca poco alla riapertura della scuola. Per fare una buona separazione dal proprio bambino o dalla propria bambina quando lo o la lasceremo a scuola e per far sì che loro facciano una buona separazione da noi, è inutile dirselo, bisogna pensarci prima. E le vacanze estive sono un ottimo momento e motivo per riuscire a costruire una relazione tale, da poter fare una buona separazione, ossia per non assistere a quelle scene strazianti dei primi giorni, in cui il bambino/a capisce che la mamma o il papà lo/la sta lasciando a scuola per andare via e strilla disperata/o perché ciò non avvenga.
Come si fa a non far piangere la piccola o il piccolo e pertanto a fare una buona separazione? Perché ci sarebbero utili le vacanze estive?

giovedì 30 luglio 2015

APPELLO A PSICHIATRI, LOGOPEDISTI, DOCENTI E GENITORI



Mi chiamo Tiziana Cristofari, mi occupo di pedagogia, ossia educazione, formazione, crescita cognitiva e fisica dell’essere umano. Mi occupo di bambini ai quali è stata fatta diagnosi di DSA: mi occupo di loro fino a quando non hanno più alcun "sintomo" di quella diagnosi (1 o 2 anni al massimo di didattica-relazionale).
Ho scritto un articolo Ecco come distruggiamo la mente dei nostri bambini: tra le persone che lo hanno letto, molti sono concordi con quanto affermo (medici compresi, docenti, genitori) altri no, insistono nell'affermare che il disturbo esiste, che è giusto mandare i bambini dallo psichiatra e dal logopedista ed è giusto che i medici dicano ai genitori che hanno un figlio fuori dalla norma, ossia malato… disturbato (Disturbo Specifico Apprendimento…)

lunedì 13 luglio 2015

Mamma, io ho un DSA? Ecco come puoi aiutarmi!


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...e poi mamma, ti prego,

venerdì 10 luglio 2015

Maestra, ora ti spiego perché mi@ figli@ non farà i compiti delle vacanze

È una cultura millenaria quella che ci costringe ancora oggi a pensieri rigidi e severi sul lavoro che dobbiamo espletare: sia che esso sia svolto da un adulto sia che debba farlo un bambino o un adolescente. Ci accaniamo su punti fermi, arcaici e obsoleti, in nome di quello che hanno fatto i nostri padri o in nome di quello in cui credono addirittura i nostri nonni. E non vogliamo vedere e capire che i tempi, gli studi, la formazione delle persone hanno fatto sì, che molte di quelle credenze fossero finalmente superate. 
Noi, sfortunatamente, viviamo in una società, quella italiana, che sente il bisogno di rimanere ancorata a questo passato, perché le novità spaventano, le novità chiedono impegno per essere comprese, per essere gestite, e noi preferiamo che tutto resti allo status quo, perché ciò che non conosciamo ci spaventa, perché siamo pigri, perché non ci sentiamo mai abbastanza all’altezza delle cose nuove e pretendiamo che i nostri figli accolgano le nostre idee arcaiche, piuttosto che permettere loro di svilupparne delle nuove, e magari essere umilmente noi a crescere ancora di più, insieme a loro. 

sabato 4 luglio 2015

Cos'è il DSA? Una carenza umana di genitori e insegnanti!

Una volta tra i banchi di una mia quarta elementare avevo una studentessa straordinaria. Non che fosse diversa fisicamente o caratterialmente dagli altri, sappiamo bene che ognuno di loro ha le proprie peculiarità, ma lei in quarta elementare leggeva e scriveva come un adulto professionista. Era incredibile, davanti al foglio bianco lei stava lì, immobile, sembrava quasi non volesse scrivere… pensava per tanti minuti in silenzio, guardandosi intorno, quasi non sapesse cosa scrivere. Poi, all’improvviso la sua mano iniziava a muoversi e non si fermava più… e scriveva, scriveva, scriveva parole straordinariamente composte.
Poi finì la scuola e le nostre strade si separarono.
Più volte ci ho pensato: non c’era, almeno apparentemente, una spiegazione a quella bravura: era figlia di gente comune,

mercoledì 24 giugno 2015

Gli affetti: ecco perché sono il fondamento della nostra vita (II parte)

Gli affetti

Nella prima parte di questo articolo avevamo spigato che le emozioni erano delle modificazioni fisiologiche, psicologiche e comportamentali che possono essere intense ma sono transitorie [Margherita sentirà un’emozione forte (intensità), diventerà rossa (transitorietà)], ma avevamo anche detto che le emozioni non erano reazioni affettive. In effetti spesso ci può essere confusione nell’utilizzare il termine affetto: spesso si confonde con emozioni, sentimento, turbamenti, passioni, confusione emotiva, ecc.
Gli affetti sono degli stati d’animo, che corrispondono a sentimenti complessi, che durano nel tempo entrando nella nostra vita e nei nostri rapporti.
Per provare affetto dobbiamo necessariamente

giovedì 4 giugno 2015

Ecco cosa vogliono gli adolescenti

Nell’idea di “buona scuola” presentata con il nuovo DDL, si continua a parlare di alternanza scuola-lavoro, soldi agli insegnanti, autonomia scolastica e quindi merito, finanziamenti, docenti ecc… Alla scuola privata tutto questo naturalmente non interessa, almeno per quanto riguarda la parte economica e organizzativa. Ma entrambe le tipologie di scuole devono rispondere a una richiesta indispensabile ed eticamente importante: come gli studenti vivono la formazione oggi; come vivono il rapporto con i docenti che, stando insieme molte ore della loro vita adolescenziale, ne diventano i formatori a tutto tondo, a volte anche inconsapevolmente e senza (con questo dire), voler togliere qualcosa alla famiglia. 
Perché è importante il loro pensiero?

martedì 19 maggio 2015

Articolo: Chi sono i migliori insegnanti?



Questo mese sulla rivista "Professione Pedagogista" dell'Associazione Nazionale Pedagogisti Italiani (ANPE) 
è uscito un mio articolo: 
Chi sono i migliori insegnanti. 
Riflessioni obiettive sulle competenze non accademiche degli insegnanti.


Si può acquistare la rivista sul sito dell'ANPE.




giovedì 23 aprile 2015

martedì 21 aprile 2015

Tiziana ti scrivo 7...


Carissima, ho condiviso e apprezzato molto il link su Figli Meravigliosi postato oggi (si riferisce a Stimi abbastanza tu@ figli@? Allora pensa che quando la maestra ti dice...

Quest'anno dopo 19 anni ho delle ore a disposizione e spesso mi ritrovo a dover seguire dei ragazzi che, rispetto al gruppo classe, hanno qualche difficoltà... ma quante belle soddisfazioni!Me li porto fuori e insieme studiamo il capitolo di storia o di geografia e come per magia tutti quei 4/5 nel libretto, si trasformano in 7/8... il segreto... la fiducia in loro, la stima, la comprensione e l'incoraggiamento e poi prima di entrare in classe il loro abbraccio e il loro grazie hanno il profumo della gratitudine di cuori incompresi e mi confermano la tesi sull'inadeguatezza di tanti colleghi a svolgere questo lavoro...

lunedì 13 aprile 2015

Stimi abbastanza tu@ figli@? Allora pensa che quando la maestra ti dice...

Le maestre e/o i maestri ti hanno suggerito che tu@ figli@ dovrebbe fare un controllo perché sospettano problemi di DSA (Disturbi Specifici Apprendimento)?
Ci sono due profonde discordanti correnti di pensiero tra gli psichiatri su questo argomento: i più, (che seguono le direttive di una società proiettata alla medicalizzazione dell’infanzia, per il business e gli interessi personali di medici e logopedisti), fanno diagnosi di DSA basandosi su banali e superficiali statistiche, ovvero prendono a campione un certo numero di bambini della stessa età, gli sottopongono un compito specifico (lettura, scrittura, calcolo ecc) e poi attraverso un punteggio, fanno una classifica tra chi rientra nella norma e chi no. Se quello specifico bambino non raggiunge il punteggio medio stilato sulla maggioranza, ha un disturbo dell’apprendimento. Ma questi dati non tengono in considerazione la realtà psichica e affettiva del bambino, la sua storia personale, la sua realtà culturale, il rapporto con l’insegnante (che ancora si pensa sia infallibile e sempre dalla parte del giusto, contro la presunta fallibilità del bambino e la sua potenziale difficoltà cognitiva). A me piace capovolgere il problema: e se a fallire fossero gli insegnanti e non i bambini, che sono solo le vittime? Se fossero alcuni docenti, inadatti alla formazione dei bambini?

mercoledì 25 marzo 2015

Cosa sono le emozioni e gli affetti e come permettere ai nostri figli di svilupparli (I parte)

Le emozioni

Si dice che le emozioni le provano tutti, ossia che ognuno di noi è in grado di provare emozioni. Darwin sosteneva che fossero biologiche e pertanto innate, Piaget che fossero essenziali per i processi cognitivi e quindi per il funzionamento della mente.
E se così non fosse? Se ci fosse chi non è capace di provare emozioni? Chi non sa come permettere ai propri figli di svilupparle? Ci sarebbero ripercussioni sulla vita dei nostri figli? Quali potrebbero essere le conseguenze della privazione dell’apprendimento e della capacità di emozionarsi? Come si sviluppano le emozioni?

giovedì 19 marzo 2015

Adolescenti annientati da scuola e genitori: una verità scottante!

Quando tutto sembra perduto, quando un figlio o una figlia adolescenti nei confronti della scuola dicono: non voglio, non mi piace, non ci riesco, non sono all’altezza, non sono capace, gli insegnanti mi odiano, non mi possono vedere, mi dicono che sono stupido, che non capisco, che non mi impegno…  ecco, quando i giovani dicono così è vero, non stanno mentendo! E tutto questo fino a vederli diventare tristi, svogliati, stanchi, depressi, annoiati, quasi bulimici o anoressici, isterici… 
Voi che fate? Come vi ponete nei loro confronti? Cosa gli dite?

lunedì 2 marzo 2015

Corso GRATUITO per bambini con diagnosi di DSA a Roma.


Da un progetto dell’Associazione Di.Sco.(Dispersione Scolastica) e in collaborazione con lo Studio di Consulenza Pedagogica Figli Meravigliosi, sono aperte le iscrizioni al corso gratuito per bambini con DSA della classe 5^ primaria che hanno necessità di migliorare nella lingua italiana scritta, letta e parlata.

Bisogni Evolutivi Speciali... un convegno diversamente normale!

Sabato sono stata ad un convegno dell’ANPE (Associazione Nazionale Pedagogisti) dove si è parlato di BES, ossia di bambini con Bisogni Evolutivi Speciali (DSA, ADHD, disagio sociale, economico ecc).
Ero molto curiosa di vedere come colleghi non conosciuti affrontassero la problematica. Ero stata più di una volta ad altri seminari su i DSA proposti da vari enti e organizzati appositamente per formare i docenti sull’argomento, ma ne ero uscita sempre profondamente delusa. 
Per chi mi segue, sa come la penso: ho più volte affermato che in cattedra ci sono insegnanti preparati solo nella trasmissione dei saperi e senza una cultura alla formazione umana dello studente, oggi più che mai dimostratasi fondamentale. Questo fa sì che la non cultura sull’argomento porti alla veloce e scontata medicalizzazione dei discenti, sottoponendo a diagnosi tutti quei bambini meno prestanti, meno veloci, con attitudini diverse dalla maggioranza della classe. 

domenica 22 febbraio 2015

Ecco come capire tu@ filgli@

Ti è mai capitato di domandarti perché non riesci a comprendere tu@ figli@?
Di chiederti perché non riesci a instaurare con lui o lei un certo rapporto di complicità?
Di chiederti perché piange quando lo lasci a scuola?
Di chiederti perché ti dice spesso che è stanco?
Perché non riesce a fare i compiti serenamente?
Hai mai avuto paura che faccia cose che non deve?
Che sia bocciato a scuola per i brutti voti presi?
Che tu non sappia affrontare i suoi insegnanti quando scrivono note o ti chiamano a colloquio?
E per i figli e le figlie adolescenti, ti è mai capitato di chiederti se a scuola ci sta andando?
Di temere che frequenti brutte compagnie?
Di temere che ti dica bugie?
Che intraprenda strade buie come la droga, la prostituzione, la violenza?

lunedì 16 febbraio 2015

La maestra a casa

Hai un figlio con problemi di DSA o di ADHD? 
O semplicemente che fa fatica a studiare la storia?
Da oggi grande promozione de "La maestra a casa", 
tutto il programma di storia raccontato in DVD 
con centinaia di immagini e la voce della maestra Tiziana 
che racconta gli eventi passati,
come se ci fosse un'insegnante a casa sempre a tua disposizione


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domenica 8 febbraio 2015

Proteggiamo i nostri figli dalle violenze psicologiche degli adulti

C’è tutto un mondo sull’educazione dei bambini: libri, riviste, programmi televisivi. Tutti, ma proprio tutti dicono di sapere cosa dire e cosa fare con i bambini. Ci sono tantissime attività ricreative, tantissime ludoteche, tantissime strutture estive, natalizie, per ogni occasione, che intrattengono i nostri bambini o che dicono di volerli intrattenere. E lo fanno con organizzazioni veramente accattivanti, che offrono tanti svaghi e ci fanno illudere che i nostri figli staranno benissimo. E molto spesso sarà sicuramente così. Ma siamo sicuri che i bambini si divertano (tutti)?
Queste organizzazioni dicono di avere come personale giovani “educatori” esperti. Scrivo la parola educatori tra virgolette perché la maggior parte di loro non lo sono. Ci sono strutture che si spacciano per estremamente qualificate, altre che si pubblicizzano sull’opportunità di parlare una seconda lingua, come se questo le rendesse migliori o qualificate, ma il loro personale non conosce nemmeno alla lontana cosa sia una mente in formazione. Rieccola! Molti di voi mi diranno.

lunedì 2 febbraio 2015

Tiziana ...ti scrivo 6

Pubblico con immenso piacere due post scritti in relazione al mio articolo Ecco come distruggiamo la mente dei nostri figli.
Sono due testimonianze incredibili, di due mamme straordinarie che hanno voluto e ottenuto un fantastico lieto fine al vissuto dei loro figli.
Grazie per la vostra testimonianza.

E' un vero piacere scoprire qualcuno che la pensa come lei! 
Ho cresciuto due figlie, la maggiore nata autistica, e me ne sono sempre sentita dire di tutti i colori dagli insegnanti e dalle altre mamme, semplicemente perché la pensavo come lei e agivo di conseguenza, dando più importanza a giocare con loro, anziché preoccuparmi che avessero le magliette impeccabilmente stirate. 
Mi sono sentita dire che se alla maggiore fosse successo qualcosa

venerdì 16 gennaio 2015

Tiziana ...ti scrivo 5

Salve Dottoressa,
Mi chiamo Andrea, sono un istruttore/maestro di nuoto di ventennale esperienza.
Ho letto il suo articolo “Ecco come distruggiamo la mente dei nostri bambini” e mi sento in solidale dovere di confermare, ed essere totalmente d’accordo su ciò che Lei descrive nell’articolo in oggetto.  Non voglio commentare i comportamenti dei genitori che troppo spesso vedo scaricare le loro frustrazioni nei loro indifesi figli con rimproveri/punizioni esemplari, ma dare un umile contributo a ciò che Lei afferma,  parlando della mia esperienza come maestro.
Ed è proprio dei maestri/e che parlerò:
Come ho scritto su un mio libro sull’insegnamento del nuoto che credo non finirò mai :)
Il rimprovero non è mai “esemplare” ne fine a se stesso ma semplicemente educativo, troppo spesso chi insegna qualsiasi sia la materia, grida, a volte umilia l’allievo con parole e atteggiamenti che lo fanno sentire inferiore agli altri, meno capace. Questo modo di fare è il totale fallimento della capacita di insegnare, di trovare il corretto ed efficace canale di comunicazione con l’allievo.

sabato 3 gennaio 2015

Ecco come aiutare i vostri figli e studenti ad avere più autostima. II parte.

Seconda parte: Quale sono gli atteggiamenti positivi da adottare.

Il precedente articolo cominciava così.
L’autostima è una delle caratteristiche fondamentali di ogni persona.
Avere autostima significa riuscire meglio nella vita in ogni suo aspetto; significa non permettere agli altri di farci del male; andare fino in fondo ai nostri obiettivi; avere più coraggio; saper sostenere una propria idea o opinione, ecc. 
Ma l’autostima sfortunatamente non si acquista, non si regala, non si può rubare né prestare e, badate bene, non si può insegnare come fosse una materia scolastica. L’autostima si può solo costruire lentamente nel tempo con un giusto rapporto tra genitori-figli e docenti-studenti. Pertanto sia i genitori che i docenti, devono fare un lavoro molto importante, impegnativo, affettivo nei confronti dei propri figli o dei propri studenti, se vogliono permettere ai bambini, di costruirsi l’autostima che gli servirà per tutta la vita.
E allora? Come si fa a permettere che i nostri figli e studenti si costruiscano l’autostima?
Abbiamo parlato di quali sono gli atteggiamenti da non usare assolutamente (Ecco come aiutare i vostri figli ad avere più autostima. Prima parte: Quali sono gli atteggiamenti negativi da evitare.), oggi parleremo di quali sono gli atteggiamenti che invece devono essere adottati.
Innanzitutto dobbiamo osservare l’atteggiamento di noi adulti, perché un bambino sicuro di sé lo è perché gli adulti gli trasmettono sicurezza. E come si fa?