martedì 27 maggio 2014

Tiziana... ti scrivo 3

Cara Tiziana, mi chiamo Sonia e ho 26 anni.
Ho letto le prime due puntate di Invidia e solitudine che però devo dire non mi hanno lasciato molto. Lo so, sono solo le prime due, ma pensavo che mi avrebbero dato di più, spero che in seguito il romanzo diventerà più interessante.
Non so nemmeno perché ti scrivo. Forse è solo per un attimo di notorietà sperando che tu pubblichi questa mia lettera… o forse è perché mi sento così sola che spero tu mi risponda per provare un pizzico di compiacimento che non avrei altrimenti.
Quando ho visto la pubblicità della pubblicazione di questo romanzo, Invidia e solitudine, ho pensato che fosse stato scritto apposta per me, ma non per una questione d’invidia, ma piuttosto perché mi rivedevo nella solitudine, anche se poi non so bene cosa racconterai. Diciamo che mi sono rivista nel concetto di solitudine e ho sperato che potessi ritrovarmi in quelle righe, per questo continuerò a seguirti. A volte la vita è triste e la solitudine è tremenda se ti prende come sta facendo con me che a volte mi sento divorare senza avere la forza di reagire al silenzio che mi circonda, ma non credo di essere l’unica…
Ora ti lascio, ti prego di non pubblicare il mio cognome, non ho voglia che chi mi conosce sappia…
Mi piacciono i tuoi articoli…
- Sonia G., Roma –

sabato 24 maggio 2014

Tiziana... ti scrivo 2

Gentile Dott.ssa Tiziana,
sono la mamma single di una bambina di 5 anni. Ho delle difficoltà relazionali con mia figlia e avrei bisogno di parlare con qualcuno che possa aiutarmi.
Mi hanno detto che lei fa anche delle consulenze gratuite: mi perdoni ma quando me l’hanno riferito non ci volevo credere. Io sono andata via di casa con la mia piccola perché la bambina veniva discriminata dai miei parenti in quanto figlia di un uomo sconosciuto. Io l’ho avuta che ero a un passo dalla laurea come ingegnere aeronautico, ma per la piccola ho preferito lasciare tutto e cavarmela senza la famiglia che disprezzava mia figlia. Ora però ho bisogno di lei, ma sono anche senza soldi. Se è vero che lei fa consulenze gratis, posso sapere dove incontrarla?
- A. M. P., Frosinone –

giovedì 22 maggio 2014

Tiziana... ti scrivo

Cara Tiziana, sono un papà preoccupato per la sua piccola bambina. Con la mia compagna abbiamo girato diversi asili nido per capire a chi avremmo potuto lasciare nostra figlia, ma l’impresa è ardua a partire dal fatto che sono tutti asili gestiti da religiosi. Non è che tu avresti voglia di aprire un asilo laico?
- Piero N., Roma –

mercoledì 21 maggio 2014

Via i "test" per accedere alla facoltà di medicina!

Ecco la ministra Stefania Giannini che annuncia una notizia favolosa: non si faranno più gli stupidi test di accesso alla facoltà di medicina, ma utilizzeranno il metodo alla francese di valutazione del rendimento durante il primo anno accademico. Finalmente si comincia a comprendere l’inutilità e l’ingiustizia del numero chiuso delle nostre università, che il più delle volte non premia colui che veramente vale, ma colui o colei che hanno avuto la vita più semplice durante l’adolescenza.

mercoledì 14 maggio 2014

Marcella

È cosa naturale che dopo un evento importante ed estremamente sentito poi quel forte sentimento va scemando per lasciare il posto al ricordo sempre forte e sempre importante, ma che non ti impegna più la testa in ogni minuto della giornata. Perché succede proprio questo quando i rapporti umani valicano i confini dell’oggettività ed entrano nei confini individuali del sentire e dell’essere.
Ho provato a lasciarmi andare. Ho provato a rallentare ciò che sentivo e ciò che prepotentemente mi tornava nel cuore: parole, persone, carezze, sorrisi…
Ho provato a sospendere per un po’ quella forte sensazione di benessere per ritrovare la lucidità che nel lavoro necessita di primeggiare. Ho provato a dire basta, è stato tutto bellissimo, importantissimo… Ho provato a tornare con i piedi per terra, ma tutto ha prepotentemente continuato a volare.

sabato 10 maggio 2014

Pronti a partire con me

Vorrei innanzitutto ringraziare tutti i miei piccoli cuccioli che stanno imparando insieme a me a innamorarsi della scuola e che alla fine dell’anno scolastico hanno fatto passi da gigante nel rendimento dandomi tantissima soddisfazione. Li ringrazio insieme ai loro genitori e a tutti gli adolescenti che mi hanno contattata per sapere come stavo e per la grande dimostrazione d’affetto che mi hanno mostrato interessandosi al mio corso di sopravvivenza. So che alcuni di loro insieme ai genitori hanno letto i miei scritti e ne sono rimasti affascinati cercandomi e facendomi milioni di domande. La parte più sconvolgente e meravigliosa è che tutti loro erano pronti a partire con me per un’altra avventura: grazie infinitamente, tutto questo mi ha emozionata tantissimo. Grazie, grazie davvero a tutti voi.
Come vi avevo promesso lunedì prossimo uscirà la prima puntata del romanzo di formazione Invidia e solitudine.
Questo libro l’ho scritto circa un anno fa. È un argomento al quale tengo molto perché penso che a questo mondo ci sia purtroppo molta invidia e di contro ci sia troppo bisogno di stare con gli altri a tutti i costi per arrivare a non vedere più e non capire più, quanto importante sia riscoprire il piacere della solitudine. Una solitudine che ha il suo perché e che, se ascoltata come si conviene, porta a ottimi risultati per la propria autostima.
Come sempre, i miei principali lettori vorrei che fossero gli studenti, gli adolescenti, vorrei poter rendere loro la vita un pizzichino più semplice, perché la vita è semplice se si sa ascoltare e guardare con gli occhi della cooperazione e dell’affettività. Pertanto chiedo a tutti gli adulti che mi seguono di invitare i propri figli a seguire i miei romanzi su questo Blog, sono certa che si appassioneranno.


Dr. Tiziana Cristofari

mercoledì 7 maggio 2014

Scoprire l’immenso umano che c’è nell’altro.

Seconda parte.
Avete mai vissuto un’avventura dove l’ingrediente principale fosse la paura, la sfida, il pericolo, la rabbia, la frustrazione, la solitudine, la serenità, la forza, la scomodità, la sofferenza fisica e psichica, il freddo, la fame, la voglia di esserci, ma anche quella di andar via, la gratitudine e la solidarietà, la cooperatività e la tolleranza?
Avete mai vissuto un’avventura dove non avreste voluto essere se non con le persone che in quel momento erano lì con voi, con quelle, proprio quelle, che a pensare ce ne fossero state altre vi sarebbero venuti i brividi?
Avete mai vissuto un’avventura innamorandovi del posto tuo rivale, inospitale, che si è fatto detestare fino alla fine ma poi ne è uscito vincente?