giovedì 24 giugno 2021

Non possiamo chiamarci tutti Edison solo perché sappiamo come si accende una lampadina

Non possiamo chiamarci tutti Edison solo perché sappiamo come si accende una lampadina
Siamo ormai tutti (o quasi) diplomati. Questo significa che a scuola ci hanno insegnato a leggere anche se poi non siamo diventati filosofi o a contare, anche se poi non siamo dei matematici.

Ci hanno insegnato la teoria della relatività anche se non siamo A. Einstein o a calcolare il teorema di Pitagora anche se non lo incarniamo. Ci hanno insegnato il corpo umano: quante ossa abbiamo e dove sono collocate, come funziona la circolazione sanguigna, ma non siamo medici. Allora cos'è che fa un filosofo, un matematico, uno scienziato, un medico se non un percorso specifico di studi che lo qualifica come tale? Sono sicura però che il filosofo conosce anche la matematica o viceversa, che uno scienziato in fisica sa scrivere poesie o un avvocato potrebbe fare il romanziere come Steve Berry.

sabato 19 giugno 2021

Nocciolina, la cagnolina che ride

Ho da 6 anni una cagnolina presa al canile quando aveva già 4 anni. L’inizio è stato difficile: non veniva a guinzaglio e se si sentiva minimamente tirare si sdraiava per terra fino a farsi trascinare, mi faceva i dispetti, se riusciva scappava. Aveva preso bastonate e calci fino a spezzarle i denti… 7 kg di peso… uno scricciolo, che però non è servito a evitarle la violenza. Quando l’ho presa era terrorizzata da tutto: dagli uomini, dagli altri cani, dalla fogliolina che cadeva dall’albero. Oggi è una nonnina di una dolcezza infinita, non ha più paura degli uomini, ma è rimasta diffidente. Mi viene dietro senza guinzaglio e ogni nostro sguardo è una vera intesa. 

sabato 12 giugno 2021

La scuola futura: un eccellente inaspettato presidio ospedaliero

La pandemia ci ha lasciati quasi tutti stanchi e un po’ confusi. Ci ha fatto arrivare all’estate con poca voglia di viaggiare, forse anche di uscire. Certo, non per tutti è così. Ci sono quelli che a parte un po’ di restrizioni hanno vissuto questo periodo come un’anomalia tutto sommato accettabile. Non è stata accettabile invece per chi è rimasto senza soldi, per chi ha perso il lavoro, per chi ha subito un lutto, per chi è stato male e non ha potuto avere i suoi familiari accanto e per chissà quanti altri gravi motivi. Ma che importa, in fondo sono sempre una minoranza (anche se dipende dal punto di vista).

Tutti dicevano che le cose sarebbero cambiate; ci si riempiva la bocca e i manifesti di “andrà tutto bene”; si diceva che la sanità sarebbe migliorata, che l’ultimo, non sarebbe forse stato più tanto ultimo. 

Ora il Paese sta riaprendo, e a parte chi non ha voglia di viaggiare per i motivi detti e non detti, molti sembrano che si comportino come se nulla fosse mai successo, e ce lo dovevamo aspettare. Nella paura si dicono tante cose belle e scaramantiche, nei fatti poi se ne fanno tutt’altre. Ad esempio è sotto gli occhi di tutti (almeno di quelli che ne hanno avuto bisogno) come la sanità sia peggiorata, come