mercoledì 10 marzo 2021

Scrivi un pensiero sulla tua scuola e dagli un titolo: La mia scuola è meravigliosa!

Scrivi un pensiero sulla tua scuola e dagli un titolo: La mia scuola è meravigliosa!

 Sì, lo so, sono fortunato, la mia mamma me lo dice spesso. Vado in una scuola dove la maestra mi guarda negli occhi e capisce se sono in difficoltà, così mi aiuta anche se io non le chiedo niente. E poi mi dice anche che sono stato bravo. Il mio amico Antonio va in un’altra scuola, lui torna spesso arrabbiato, la maestra lo sgrida quando non capisce e con la mamma lo sentiamo piangere. A volte mi ha chiesto di aiutarlo nei compiti e quando li facciamo insieme lui è felice. Vorrei che fosse sempre così felice, mi piace quando ride. 

Ho chiesto alla mia maestra perché le altre maestre con lui sono cattive e lei mi ha risposto che purtroppo non a tutte piace fare l’insegnante. Non ho capito allora perché fanno le maestre, forse non lo capirò mai, ma Antonio intanto soffre.

Riccardo (9 anni)



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sabato 6 marzo 2021

Bambini felici a scuola. Ecco come

 

Bambini felici a scuola. Ecco come
Una delle situazioni che reputo fondamentale quando insegno (ai bambini o agli adulti), è sapere che loro stanno bene in quelle ore che passano con me. È importante questo per diversi motivi: perché stanno più attenti, apprendono meglio e tornano alle loro case e ai loro affetti, felici. Quindi stare bene è una prerogativa per rendere felici i bambini di andare a scuola e se questa è una prerogativa, va perseguita a tutti i costi.

Vi dico subito che far star bene gli studenti dipende unicamente da noi docenti. Qualcuno obietterà che a volte gli studenti arrivano a scuola già arrabbiati o pensierosi o di cattivo umore. Vero. Ma lo stato d’animo maldisposto, si maldispone nella relazione. Pertanto come una relazione può rendere di cattivo umore uno studente, allo stesso modo un’altra relazione glielo può far cambiare. Facciamo un esempio che a tutti è capitato almeno una volta (se non spesso) nella propria vita. Ho litigato con mia sorella/fratello o con mia madre/padre e sono furiosa. Ho bisogno di sfogarmi e vado da un’amica che mi ascolta. Piano piano quella sensazione di rabbia si allenta nel raccontare l’accaduto e con l’amica riesco addirittura a ridere di qualche cosa.