domenica 10 novembre 2024

La storia insegna: fortunati quei bambini intelligenti che si appassionano

La storia insegna: fortunati quei bambini intelligenti che si appassionano

Approfondire la storia è un obbligo se si vuole capire il presente. Invece, per agevolare una popolazione già abbastanza ignorante, la politica la elimina dalla scuola il più possibile. 

Io ne sono appassionata, sono convinta della sua utilità e vi spiego il perché. 

Quando ero piccola facevo parte di quella categoria di bambini che non possono, non ce la fanno, non hanno le caratteristiche per continuare gli studi perché figlia di separati, di madre non particolarmente affettiva, anzi…, di un padre completamente assente. Avevo tutte le mie difficoltà con la scuola primaria e secondaria di primo grado non certo perché ero stupida, ma oggi sarei stata tacciata per dislessica, discalculica e disortografica, e tutto questo semplicemente perché mi mancavano quelle attenzioni di cui ogni bambino ha bisogno per potersi impegnare in un’attività come quella scolastica che richiede impegno cognitivo. E l’impegno cognitivo si può ottenere, se nella propria testa non c’è sofferenza affettiva. È ora che la società prenda atto di tutto questo!

giovedì 7 novembre 2024

Quando il mondo adulto si arrende, a perdere sono i bambini e la società futura


Bisogna cambiare la mentalità degli insegnanti. È l'unico modo per far funzionare bene la scuola. L'ho sperimentato nella mia attività come docente e pedagogista, e adesso anche come coordinatrice.

Quando c'è un inconveniente in classe che può andare da una difficoltà didattica a un atteggiamento non consono di un bambino, si deve trovare un colpevole: e quel colpevole (che non può essere il bambino) diventa il genitore, ma è un errore.

Mi sono posta la domanda: e se non ci fosse un colpevole specifico? Perché colpevoli, lo siamo tutti nei confronti dei bambini, la società tutta è causa di determinati atteggiamenti o difficoltà cognitive di un bambino. Facciamo degli esempi.