Come insegnante e pedagogista, tutte le volte che mi trovo davanti un bambino o una bambina con una difficoltà scolastica, oggi più propriamente definita come Disturbo Specifico dell'Apprendimento, ovvero dislessia, discalculia, disortografia ecc., mi chiedo sempre come posso aiutarla. E non è una domanda retorica, perché per questi bambini si può fare moltissimo.
Il medico, dopo la diagnosi, la prima cosa che chiede alle insegnanti è di dispensare e compensare dalle attività scolastiche; eppure è un errore, un grossissimo errore: la psicologa clinica Adriana Bembina afferma: […] abbiamo espresso la nostra ferma opposizione all'applicazione della legge 170. Riteniamo infatti che le misure dispensative e compensative di fatto impediscano l’apprendimento […] per tutto il suo percorso di studi*.