Forse vi sembrerà strano o forse no, ma io in prima media (allora la scuola secondaria di primo grado si chiamava così) sono stata bocciata. Nessuno mai avrebbe dato un soldo di valore alle mie competenze o se preferite incompetenze matematiche, tantomeno letterarie, insomma ero una bambina… difficile(?)… fate voi!
Mia madre, ma chissà quante altre come lei, non le piaceva l’idea del mio… fallimento(?), anche qui fate voi! e allora decise che io avrei recuperato l’anno e devo dire che gliene sono tutt’oggi ancora molto grata, anche se poi non è servito a non farmi interrompere gli studi a sedici anni, per poi riprenderli in maniera straordinaria un anno più tardi e non fermarmi più fino alla laurea.
Ma la cosa che volevo dirvi è che nella scuola dove recuperai l’anno perso incontrai dei docenti meravigliosi, molto diversi da quelli che ricordavo nella scuola che mi bocciò. Al momento dell’esame di licenza media, la docente di italiano mi chiese con quale scuola avrei voluto proseguire i miei studi