domenica 24 luglio 2016

Ho parlato con la Deputata Vanna Iori e vorrei fare una precisazione...

Buongiorno a tutti. Vorrei fare una precisazione.
Ieri sono stata contattata personalmente dalla Deputata Vanna Iori, la quale ha sostenuto che la mia lettera indirizzata a lei e pubblicata sul web (Vogliono fare della scuola un ospedale. Ecco come!) avesse dato spunto a fraintendimenti.
La Deputata sostiene che il mondo del web, dopo aver letto la mia lettera, avrebbe compreso che la legge Iori (per il riconoscimento della figura del pedagogista e dell’educatore) e la legge Fasiolo (per l’approvazione e il riconoscimento dello “psicologo scolastico”) sono state abbinate. La Deputata ribadisce che questo non è avvenuto e che probabilmente non avverrà mai. 
Quello che io invece ho realmente evidenziato nella lettera e ribadito alla Deputata Iori al telefono, non è il riferimento all’abbinamento delle due leggi in discussione alla 7° Commissione, ma il fatto che fosse stata proposta una legge che, se portata avanti e approvata, annullerebbe nei contenuti quella proposta dalla Iori stessa per il riconoscimento della figura del pedagogista. Di fatto la Deputata non ha smentito l’ipotesi che questa legge possa andare avanti ed essere successivamente approvata, ma ha smentito solo l’idea dell'abbinamento alla legge della Senatrice Fasiolo. 

sabato 23 luglio 2016

La gentilezza




Il libro lo trovate scontato sul nostro sito  
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Un titolo e un contenuto sicuramente contro tendenza, dato che libri e manuali sull’argomento parlano solo di come riconoscere i disturbi dell'apprendimento e quali sono gli strumenti dispensativi e/o compensativi per sostenere una realtà che, secondo la maggioranza della comunità scientifica, non ha soluzione in quanto i disturbi sarebbero causati da fattori genetici o neurobiologici.
Nel mio libro affronto scientificamente tutti questi argomenti e li smonto uno per uno dimostrando come sia improbabile quanto viene affermato. Ma soprattutto spiegando perché la comunità scientifica non ha ancora compreso o voluto comprendere, che questi “disturbi” mettono radici lì dove la scuola e la famiglia crescono figli e studenti senza una pedagogia adeguata.

Descrizione del libro. È intelligentissimo, ma il maestro mi dice che non ascolta. Legge stentatamente e la maestra mi ha detto che potrebbe essere dislessica. Non ricorda le tabelline e mi hanno detto che potrebbe essere discalculico. Mi hanno consigliato il logopedista. Mi hanno detto che dovrei portare mia figlia a fare una visita dalla neuropsichiatra infantile. Poi ho letto un suo articolo... Poi cercando su internet il significato di queste parole mi sono imbattuta nel suo sito... È con le stesse parole che un papà arriva da una pedagogista che ha trovato la soluzione ai disturbi specifici dell’apprendimento. Inizialmente scettico, ma speranzoso - perché sua figlia, presunta dislessica, ha difficoltà relazionali con lui e un calo del rendimento scolastico -, s’imbatte in un’avventura scientifica, realistica e umana senza precedenti. Andrà alla scoperta del pensiero di medici e pedagogisti di fama mondiale che gli spiegheranno perché quello che comunemente si racconta sui disturbi dell’apprendimento non è realistico, trovandosi così involontariamente alla ricerca di una conoscenza genetica, neurobiologica, psicologica e soprattutto pedagogica di cui era profondamente allo scuro come del resto buona parte della comunità scientifica ed educativa. Riuscirà in questo modo a capire come nascono, come si prevengono e come si superano i disturbi dell’apprendimento. Ma soprattutto imparerà come è possibile evitarli con l’applicazione di una scienza che nel tempo è stata annullata dalla politica e negata nella formazione dei nuovi docenti: la scienza pedagogica.
Oggi il 25% dei bambini di una classe viene diagnosticato con un disturbo dell’apprendimento. Dicono che il problema è genetico o neurobiologico e per questo non si può far nulla se non dispensare e/o compensare. E se così non fosse?
La dottoressa Tiziana Cristofari pedagogista e docente, con l’aiuto tratto da teorie e prassi di eminenti e riconosciuti studiosi in pedagogia, psicologia e psichiatria - tra i quali Giovanni Genovesi, Shinichi Suzuki, Howard Gardner, Lev Semënovič Vygotskij, Massimo Fagioli -, ha dimostrato come sia ampiamente improbabile che i disturbi specifici dell’apprendimento abbiano origine genetica o neurobiologica e come invece siano il frutto dell’assenza totale di pedagogia scolastica e familiare. 
Codice ISBN: 9791220015424
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La maestra a casa 
DVD sulla storia dell'uomo dalla nascita del mondo 
alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente. 


Tutto il programma di STORIA della scuola primaria raccontato 
dalla maestra Tiziana con migliaia di immagini.

lunedì 18 luglio 2016

Vogliono fare della scuola un ospedale! Ecco come!

Proposte di legge inadeguate per le nostre scuole avanzano inesorabili e implacabili: adesso vogliono lo "psicologo scolastico". Alla casta degli psicologi non gli basta più medicalizzare e riempire di psicofarmaci moltissimi bambini. Adesso gli psicologi vogliono affondare le radici nelle scuole divenendo un punto di riferimento stabile per insegnanti, genitori e studenti! La domanda è: ma siamo una società di malati o vogliono che la scuola diventi un ospedale?
Pubblico la lettera aperta che ho scritto alla Deputata Vanna Iori nel tentativo di dar voce a questa assurda e inaccettabile proposta di legge. Aiutatemi a diffondere le pretese assurde di una casta sempre più invadente e invalidante.


Gentile Deputata Vanna Iori,
mi chiamo Tiziana Cristofari e sono una delle tante pedagogiste che aspettano l’approvazione definitiva in Parlamento della legge da Lei proposta per il riconoscimento del nostro ruolo.
Da qualche giorno sono a conoscenza che la senatrice Fasiolo ha proposto un disegno di legge per istituire la figura professionale dello “psicologo scolastico”. Io e altri colleghi troviamo che questa proposta sia in netto contrasto con quella da Lei sostenuta per il riconoscimento del ruolo del pedagogista, e che vedrebbe lo psicologo scavalcare, oscurare e ridimensionare nelle competenze il pedagogista stesso.

giovedì 14 luglio 2016

Tiziana ti scrivo 10... Una mamma coraggiosa!

Buon giorno dottoressa Tiziana. Sono una mamma che cerca di fare bene il proprio mestiere di mamma seguendo i propri figli in ogni aspetto della loro vita. Oggi su Facebook una mia cara amica ha postato un suo post appunto. Incuriosita sono andata a leggerlo e sono rimasta impressionata e stupita da una frase che poi ho riscritto per farne uno spunto di riflessione:"Quasi sempre il problema scolastico ha le sue profonde radici nel rapporto umano".
Mia figlia quest'anno in secondo liceo

Come si sviluppa correttamente il linguaggio in vostro figlio? Così!

Cominciamo con una premessa:
il linguaggio è una facoltà naturale degli esseri umani; F. de Saussuri afferma che è: “un universale biologico comune a tutti, una capacità di coordinare e associare che opera nel tempo, dando luogo a sistemi linguistici diversi”. Mentre della lingua, afferma che è “un insieme di convenzioni necessarie, adottate dal corpo sociale per consentire l’esercizio della facoltà di linguaggio negli individui”. In poche parole il linguaggio è biologicamente innato nell’essere umano e quindi universale, ovvero uguale per tutti; la lingua invece è tipica della società in cui l’essere umano è inserito. 

Come impara il bambino a parlare?