martedì 2 febbraio 2021

Insegnanti curati o formati?

Insegnanti curati o formati?

Mi arrivano continuamente lamentele da parte di genitori e di insegnanti che si accusano a vicenda di una mancanza di educazione dei bambini e pertanto della carenza di una cultura pedagogica a scuola. Ma sì, tutti sono consapevoli che l’educazione e quindi la pedagogia nelle istituzioni scolastiche e anche in famiglia è assente: ne parlano insegnanti, docenti, medici, giornalisti che nei loro talk show ne mettono continuamente l’accento; ne parlano tutti ma senza avere la minima consapevolezza di cosa sia la pedagogia*. E rare volte si interpellano i pedagogisti. Ma allora di che ci lamentiamo?

I Ministri che si succedono alla direzione del MIUR, continuano a decidere (su pressione della casta degli psicologi), che nelle scuole debbano essere aperte le porte prevalentemente ai loro operatori: per tutti questi Ministri (impreparati su cosa sia la pedagogia), gli alunni vanno curati! Però la pedagogia non c’è, e se ci fosse non corrisponderebbe, per fortuna, alla cura, ma rappresenterebbe il massimo livello formativo per la crescita e l’educazione dei nostri studenti. Ma c’è molta confusione tra chi pensa che i problemi scolastici siano imputabili a “difetti” psichici, per i quali ci vuole lo psicologo, e chi invece sostiene che gli studenti non hanno necessità di essere curati, ma solo educati! Ma chi è che educa se non genitori e insegnanti? Voi dite che gli insegnanti non educano? Sbagliato, perché ogni atteggiamento, comportamento, insegnamento, anche didattico, da parte dell’adulto nei confronti di uno studente è un atto educativo. Che però manca, perché la maggioranza degli insegnanti, compresi quelli di scienze della formazione primaria (sigh!), sono quasi completamente privi di conoscenza pedagogica e quindi di capacità educativa.