domenica 27 marzo 2022

ICF, PEI, inclusione... e quello che non fa la scuola! Parte VI

 


LEZIONE 6 – 23 DICEMBRE 2021 

La mia docente aveva introdotto le lezioni sul PEI avvisandoci che l'argomento sarebbe stato più noioso del solito. Io però non sono riuscita ad annoiarmi, anzi ho trovato il primo dei tre incontri previsti eccezionalmente interessante, perché mi è sembrato un punto di raccordo di molti degli argomenti trattati finora, e perché mi ha fornito illuminanti spiegazioni a tante avventure-disavventure scolastiche mie e dei miei figli. Ho capito ad esempio da dove viene la risposta delle insegnanti del mio ragazzo che, quando Filippo frequentava la prima elementare, mi dissero convinte che la scuola doveva omologare i bambini: direttamente dal secolo scorso! Da quel modello medico-individuale che considera l'organismo alla stregua di una macchina che, se presenta anomalie, va riparata, e l'intervento educativo come uno strumento teso a normalizzare il bambino con disabilità, correggendone i difetti. Al fine di raggiungere questo nobile scopo, i bambini all'epoca venivano segregati in istituti a loro dedicati, allontanati dagli affetti e dalle famiglie, identificati totalmente con la loro disabilità, come se - oltre all'errore da correggere - non avessero altre peculiarità e bisogni, come se addirittura non fossero persone, ma solo portatori di un handicap. 

mercoledì 23 marzo 2022

Non più capaci di pensare

Bambini che sanno parlare perfettamente, che capiscono benissimo ciò che gli viene detto, ma che al momento di ascoltare una storiella, non sanno più raccontare cosa hanno ascoltato.

C'è una grossissima problematica in tal senso. È sotto gli occhi di tutti di come i bambini ascoltino poco gli adulti. Ci lamentiamo del loro comportamento, del fatto che i genitori dicono loro di fare qualcosa, di essere in un certo modo, ma di vedere poi però i propri figli fare tutt’altro. La domanda è, perché? Perché non sono stati educati? Perché vivono un disagio? Perché hanno difficoltà cognitive? O piuttosto perché il loro pensiero non è abituato a concentrarsi sulla cosa che si sta facendo, dicendo, guardando, imparando…

domenica 6 marzo 2022

Ogni volta che mi arrabbiavo e alzavo appena la voce o ogni volta che piangevo disperata, correva a chiudere la finestra… Gioie, dolori, paure, rabbia e frustrazioni di genitori, insegnanti e operatori OEPAC. Parte V

Ogni volta che mi arrabbiavo e alzavo appena la voce o ogni volta che piangevo disperata, correva a chiudere la finestra…

LEZIONE 5 – 20 DICEMBRE 2021 

La quinta lezione del mio corso di pedagogia è stata come un colpo di vento che ha disseminato per tutta la stanza fogli e fogli di emozioni, certezze, schemi comportamentali e ricordi lontani faticosamente ordinati negli anni. Vederli volare via dalla scrivania è stato angosciante, e tuttora nella mia stanza c’è un caos che impone di fare ordine daccapo. Ma sono contenta di aver aperto la finestra a quel vento nuovo e avergli permesso di creare scompiglio in un assetto rigoroso e invariato da tempo, più per pigrizia che per soddisfacimento. 

A colpirmi particolarmente è stata la parte dedicata alle emozioni e al loro ruolo nello sviluppo del bambino e della percezione che ha di sé, che in un attimo mi ha riportata a quando ero bambina. 

Quanta tenerezza nel rendermi conto che tutti quei “che sarà mai?, non è niente, non fare così, non devi pensare certe cose” erano in realtà rifiuti severi al mio mondo interiore, segni rossi sui miei tentativi di sentire l’altro, di comprenderlo e di mettermi in relazione con lui!