lunedì 30 novembre 2015

I ruoli e le competenze che non devono assolutamente essere fraintesi.

I veri professionisti conoscono le loro competenze e non si sostituiscono per interessi economici e/o personali a professionisti con titoli e studi accademici diversi, pertanto rispettano il loro ruolo e le loro competenze senza invaderne il campo e le specificità.

Ecco spiegate in 4 punti le SOSTANZIALI le differenze tra

Psicologo, Psichiatra, Logopedista, Educatore, Docente e Pedagogista.

Pertanto, vediamo chi è e cosa fa…

La PSICOLOGA:
  1. ha una laurea di 5 anni in Psicologia;
  2. NON fa diagnosi di malattia, in quanto non è un medico (come da sentenza di Cassazione dell’11 aprile 2011 N°14408); non cura perché non è un medico in medicina, tantomeno può in nessun modo prescrivere psicofarmaci;
  3. fa assistenza attraverso il dialogo alle persone con problemi psicologici;
  4. non è un docente in quanto non conosce né la pedagogia, né la didattica.

giovedì 26 novembre 2015

I silenzi che minano la crescita sana dei bambini.

Si rende noto che negli articoli pubblicati su questo blog l’utilizzo del maschile e del femminile è casuale e si alterna per esigenze di scrittura e per par condicio.

Il papà dice: “Ti telefono giovedì”. E poi non chiama, fa silenzio!
L’adolescente chiama il genitore al telefono, ha bisogno di lui, gli spiega il problema, cosa gli è accaduto, gli esprime di essere agitato, di avere bisogno di parlare; ma il genitore risponde che in quel momento ha da fare, che non può stare a sentire ciò che ha da dire, anche se “quel da fare” può essere rimandato. Si sottrae, fa silenzio.
Un’adolescente scrive al papà un SMS, una mail, un messaggio in FB, WA. E l’altro non risponde, fa silenzio.
Uno studente telefona alla mamma. Ma lei non risponde e non richiama, fa silenzio.
Un bambino piange e strilla forte per attirare l’attenzione. Ma chi dovrebbe accorrere non lo fa, fa silenzio.

lunedì 16 novembre 2015

Un pensiero libero da invidia...


Tra la panchina e il mare... Invitante il rebus di copertina che accoglie con calamitante attenzione l'inchiostro che segna pagine preziose di un libro, quale punto cardine di una sfera sociale. Leggendo Tiziana Cristofari, molti apprezzeranno la cruda verità e la versione storica quale dietro le quinte, è specchio di devastanti soprusi. Forse una freccia letale per chi fa parte del gioco e che di certo si divertirà a ironizzare. I mali del mondo, fluiscono e inondano come intrappolate nel vaso di Pandora, per gridare l'ipocrisia di sterili ed egocentrici sentimenti frustrati. La pace, la concreta e tangibile verità che ci trasmette l'autrice, completata da una chiarezza dell'intelletto che non vuole puntare o condannare, ma semplicemente guarire l'indifferenza dei cuori. Un animo sereno accoglierà in modo analitico il percorso narrato da Gotz Aly, alle utenze virtuali, perchè realtà di un male che nasce con il mondo. Ci vorrebbe un'appendice al libro per recensire tutta la mia ammirazione per il lavoro svolto e il coraggio per un messaggio ove, predominerà la non comprensione. Ma l'autrice è schermata dal suo animo nobile e di certo avrà lo scettro di un umana coscienza. Complimenti vivissimi Tiziana Cristofari. Direi Top libro.

Cira Aiello, scrittrice


lunedì 9 novembre 2015

È giusto aiutare i propri figli nei compiti a casa?

Si rende noto che negli articoli pubblicati su questo blog l’utilizzo del maschile e del femminile è casuale e si alterna per esigenze di scrittura e per par condicio.

A volte capita che i genitori fanno degli errori in modo inconsapevole. Potremmo dire che questo è normale, perché nessuno ci ha insegnato come fare i genitori, non c’è una scuola apposta e non c’è una materia scolastica che nel corso della nostra formazione abbia potuto darci degli input a tal proposito. La cultura in primis ci fa essere in un certo modo, per cui ci comporteremo in quel determinato modo. Generalmente quello che seguiamo è l’esempio che abbiamo vissuto, quindi quello della famiglia o quello che la scuola ci ha lasciato come patrimonio culturale. Ma quando da adulti diventiamo genitori, i tempi sono altri da quando andavamo a scuola, la cultura si è evoluta. Quello che andava bene prima, ora molto probabilmente non serve più, non basta più, non è più adatto. E allora dobbiamo rivedere il nostro modo di educare, di essere con i nostri figli e studenti. 

domenica 8 novembre 2015

Chi è il vero fallito?

Uno degli scopi del libro Ecco cosa non dicono libri e corsi di automotivazione, è far vedere come possono essere diversi i punti di vista delle persone, anche quando affrontano un medesimo argomento o evento (come ad esempio un corso di sopravvivenza o una maratona); come la diversità “descrivale persone che la rappresentano, e come gli permetta di vivere la stessa esperienza, ma di percepire le cose in maniera diversa, perché le persone e il loro modo di essere è diverso. Ma soprattutto mi preme considerare la diversità come unicità, senza avere la presunzione di pensarla migliore delle altre.
La domanda che mi sono posta nellintraprendere il percorso di formazione Real Result Coaching di Roberto Cerè, è stata: