sabato 20 maggio 2023
Ecco perché i figli sono sempre più dipendenti dai genitori. Non lo volete? Ecco come fare!
mercoledì 17 maggio 2023
Scuola pubblica o privata? L’inganno del denaro nei poteri di forza: chi ci rimette è spesso sempre solo il bambino.
sabato 22 aprile 2023
Quando non ci si fida dei bambini si forgia, si indottrina, si plasma…
In questo modo ci ritroviamo a fare una didattica impositiva dove dobbiamo dire loro come scrivere, quale penna usare, come colorare e cosa disegnare, ma soprattutto che è vietato sbagliare. Poi, dopo aver indottrinato, abbiamo necessità di correggere tutto puntigliosamente.
domenica 19 marzo 2023
Perché i bambini non sono capaci di lavorare da soli
domenica 5 marzo 2023
Ai bambini bisogna chiedere di crescere
sabato 4 marzo 2023
Io, insegnante onnipotente
mercoledì 22 febbraio 2023
Figli meravigliosi? Non è un dono di Dio!
La società cambia, è cambiata già da tempo.
sabato 18 febbraio 2023
Psicologo o logopedista?
sabato 22 ottobre 2022
Chi è il bambino sveglio, quello capace a scuola?
Ma non perché le mamme di oggi siano “mamme chioccia”, semplicemente perché è più facile imboccare che aspettare una risposta positiva da chi deve imparare. O semplicemente perché si fa meno fatica.
Facciamo degli esempi: “Mamma si sono slacciate le scarpe!” La mamma va lì e le allaccia, perché insegnare a farlo costa fatica. Ti devi abbassare più volte, fargli vedere all’infinito come fare e poi aspettare che il piccolo o la piccola acquisiscano la manualità sufficiente per farlo. E tutto questo richiede tempo, voglia e attenzioni. Così arrivano in quinta primaria, all’età di 10/11 anni che ancora non si sanno allacciare le scarpe. Fate prima, cari genitori, comprate scarpe a strappo.
sabato 24 settembre 2022
Quanto fa male ai bambini la falsità su Babbo Natale
Falsità! Non sono forse falsità?
Falsità che i bambini pagano: chi a sei anni, chi a sette, chi a otto, ma prima o poi si pagano.
Facciamo di tutto per proteggere i nostri figli da violenze di ogni tipo e poi però questa violenza psichica la costruiamo noi a tavolino e la portiamo avanti per anni. Fino a quando, scoperta, crea nel bambino una frattura che va poi sanata.
Siamo forse un po' sadici con i nostri figli?
giovedì 25 agosto 2022
In politica come a scuola: povertà, BES e DSA vanno assistiti
La Sinistra ha una grande responsabilità: essersi messa su un piedistallo culturale e aver cominciato ad accusare il popolo, quello a suo dire senza cultura, di non comprendere la loro politica liberale. Hanno perso il contatto con la gente, si dice a ragione. Lo hanno perso perché non scendono più in piazza si dice, forse a torto. Dove per piazza si intende nel luogo della non cultura.
Ma, la verità è che, il contatto con la gente comune, piazza o non piazza, si può avere solo nell'umiltà di pensare che l’intelligenza della persona non ha nulla a che vedere con la cultura.
domenica 31 luglio 2022
Maestrina: ecco perché ti insulto
Continuano a dirmi che parlo troppo, che spavento e che creo risentimento. Bene, allora funziona.
Non sento di avere niente da perdere, né da rimproverarmi. Il valore nella mia attività è sempre lo stesso, la mia capacità anche, i bambini che recuperano ne sono la dimostrazione.
Ma con questo articolo voglio ritornare alla cultura pedagogica, perché sono io a essermi stufata di certi argomenti, più di chi legge.
Questa volta voglio stare dalla parte degli insegnanti. Anche se vi pare strano. Ma non nella dicotomia insegnanti-allievi, ma nella loro (nostra) professione.
Mi è capitato spesso di essere insultata per il lavoro che svolgo come docente, ovvero di essere etichettata come “maestrina” in senso dispregiativo. Un insulto sottile, subdolo, meschino, da ignorante ovviamente. Può sembrare strano, ho lavorato come docente in tutte le fasce di età: bambini, adolescenti, adulti. Ma quando dico sono una docente in modo generico, dall'altra parte capiscono, non so come, che sono una maestra, anche quando insegnavo al liceo o nella formazione ai docenti. È come se dal mio viso trapeli la mia sensibilità verso i bambini, per cui, anche se non dico di essere una maestra, sono scambiata per tale. Ma non mi dispiace!
venerdì 29 luglio 2022
L’odio e la rabbia che non permettono di vivere
domenica 24 luglio 2022
Vuoi fare carriera? Comincia con il silenzio…
È chiaro che per vedere il “meraviglioso” che sta dietro ogni bambino o adolescente devo prima di tutto saper vedere l'essere umano, non ciò che rappresenta: ceto sociale, capacità e potenzialità intellettiva, nazionalità, appartenenza religiosa, politica ecc.
venerdì 15 luglio 2022
Lettera aperta al Presidente Mario Draghi
Ma forse è proprio adesso che Lei deve veramente dimostrare di essere un “nonno al servizio delle Istituzioni”, e mi verrebbe da dire che più che al servizio delle Istituzioni potrebbe provare a essere per la prima volta al “servizio di quegli Italiani che oggi sono gli ultimi”. Nel passato recente non ci sono politici né a destra né a sinistra che abbiano veramente e concretamente pensato agli ultimi. Mai. E forse mai ci saranno. Agli ultimi sono arrivate sempre e solo le briciole, il contentino. Intendiamoci Presidente, a me Lei non è mai piaciuto. È evidente e sotto gli occhi di tutti quelli che vogliono vedere, di come Lei abbia sempre servito gli interessi dei più forti, altro che ultimi! E come il Suo orgoglio l’ha portata alle dimissioni, devo ammettere che non avrei mai pensato che io, nel mio essere infinitamente piccola e nessuno, mi sarei “abbassata” a chiederLe di rimanere al Suo posto fino a fine legislatura.
Eppure oggi il futuro senza di Lei, almeno per i prossimi mesi, mi terrorizza: impulso forte che mi spinge a scriverLe. Pertanto Le chiedo di scendere dal suo piedistallo d'oro, di mettere da parte l'orgoglio della Sua posizione e per la prima volta di dimostrare agli ultimi del Popolo italiano che Lei li sa ancora vedere.
La situazione nazionale e internazionale è terribile, ma Lei la conosce meglio di me, non sono io che gliela devo raccontare. Pertanto La invito a fare uno sforzo per immaginare sulla Sua pelle la situazione degli Italiani che restano più indietro, perché la coscienza razionale senza la sensibilità umana non serve a niente. Come più volte la politica ha ampiamente dimostrato.
Se avrà il coraggio di restare al Suo posto “di comando” Presidente Draghi, Lei avrà molto di più di ciò che può avere dal rispetto del Suo orgoglio, avrà la dignità di essere stato, forse tra i pochissimi nella storia politica italiana, un uomo con la sensibilità e l’onestà dell’essere umano; perché per essere esseri umani bisogna saper pensare e sentire l’umanità.
Cordiali saluti
Tiziana Cristofari
venerdì 8 luglio 2022
Tutti i bambini nascono liberi dal pregiudizio e non lo sviluppano finché non viene loro instillato. Parte X
Lezione 10 – 17 GENNAIO 2022
Nell'ultima lezione del mio corso di pedagogia è stato trattato un argomento importante, che purtroppo - anche se può sembrare vecchio e scontato in modo imbarazzante - resta tristemente attuale: quello delle differenze di genere, di etnia e di cultura.
Non amo particolarmente parlarne, perché è un tema che si rischia facilmente di banalizzare.
sabato 25 giugno 2022
Ecco come la scuola primaria lentamente muore
Più di 10 anni fa aprii uno Studio di consulenza pedagogica pensando che avrei potuto aiutare di più quelle famiglie e quei bambini ingiustamente etichettati come DSA. La pandemia ha reso precaria la mia attività, il “famoso” lavoro a Partita IVA, di cui lo Stato ha ampiamente ignorato l’esistenza costringendomi(ci) a rimettermi in discussione.
All’età di cinquant’anni, la paura di non sapere come arrivare a fine mese, mi ha costretta, anche se devo ammettere “piacevolmente costretta”, a tornare a scuola. Non ho lasciato la precedente attività, ho semplicemente modificato il mio impegno con orari diversi e, ovviamente, dimezzando e forse anche più che dimezzando, la possibilità di seguire individualmente bambini e famiglie.
giovedì 2 giugno 2022
Trattati tutti come unici e diversi dal resto, si sentivano finalmente tutti uguali. Parte IX
LEZIONE 9 – 14 GENNAIO 2022
Nella precedente lezione avevamo parlato di didattica individualizzata, ossia una didattica che propone percorsi di apprendimento che sono diversificati per ogni studente, poiché costruiti sulla base delle abilità già possedute e delle modalità e dei ritmi di apprendimento di ciascuno, ma che conducono a un traguardo comune a tutta la classe.
mercoledì 25 maggio 2022
Un anno scolastico meraviglioso!
Accetto con una pesantezza nel cuore che si può avere solo per la scomparsa di una madre.
Mi trovo davanti a diciotto donne di tutte le età e culture diverse: lavoratrici, madri, casalinghe, studentesse… Una classe veramente eterogenea.
Il cuore pesa, ma la mente, per il piacere di insegnare, alleggerisce il peso. E tutte loro rispondono meravigliosamente. Ci sono momenti di lezione bellissimi, altri mi commuovono, altri ci fanno sorridere. Aspetto impaziente le ore di lezione perché so che con loro mi posso rilassare: sono recettive, vitali, sensibili. Sono interessate alle mie parole, alla pedagogia e alla didattica, ad approcciarsi bene con i bambini; sono la mia rinascita, la mia speranza. Sono una classe bellissima.
La fine del corso a gennaio del nuovo anno mi spegne un po’. Mi propongono un altro corso, ma da pochi giorni ho già accettato un diverso incarico: una classe prima della scuola primaria. Loro sono meravigliosi come tutti i bambini, ma l'insegnante dei primi mesi di scuola aveva lavorato poco ed erano molto indietro. Chiedo ai piccoli moltissimo. Inizialmente c’è qualche malumore. E le famiglie che non mi conoscono si spaventano della mia richiesta di vedere i loro figli crescere. Lo so, sembra un paradosso, ma per i bambini i cambiamenti sono traumatici e i genitori spesso non comprendono ciò che i loro figli vivono e riportano. Una riunione di presentazione alla fine del primo mese, mette a tacere la paura.
Con il mio insegnamento mostro loro che amare i bambini significa chiedergli di crescere, significa avere interesse per i loro figli e il mio interesse principale è che loro imparino anche recuperando ciò che fino a quel momento non è stato fatto.
Famiglie intelligentissime mi seguono, come i loro bambini. I risultati sono evidenti a volte addirittura sorprendenti. Nel momento in cui scrivo tutti i bambini di prima riempiono più di due pagine di dettato. Ora, studenti e famiglie sanno di poter contare su di me.
L'anno scolastico 2021/2022 è stato per me meraviglioso esattamente come lo sono i miei studenti: grandi e piccoli, li ringrazio tutti, famiglie comprese, per aver lasciato lo spazio di farmi entrare nella loro vita e accettandomi anche quando dentro di me quel fardello enorme, spesso a loro sconosciuto, si faceva intravedere.
Dr.ssa Tiziana Cristofari
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domenica 22 maggio 2022
A scuola è d'obbligo la relazione positiva e la didattica differenziata. Parte VIII
LEZIONE 8 – 13 GENNAIO 2022