sabato 2 marzo 2024

Qual è lo stress che deve affrontare il bambino a scuola


La facilità con cui un adulto manipola la realtà di un bambino è evidente nella scuola ogni volta che alla prima difficoltà del piccolo l’insegnante sostiene qualche presunto disturbo dell’apprendimento invitando il genitore alla diagnosi.


Ora immaginate un forte stress, spesso temporaneo, che porta a certe conseguenze comuni a molte persone quali pressione alta, difficoltà a dormire, tachicardia, fiato corto, fino ad arrivare a volte anche all’infarto. Poi chiedetevi quanti a questo mondo nell’arco della propria esistenza hanno attraversato un periodo stressante per qualche motivo, per cui accusano questi sintomi o arrivano a morire qualora lo stress portasse fino all’infarto… Sono tantissimi. Per fortuna il più delle volte temporanei, legati a eventi specifici, ma proprio per la grande frequenza di questi episodi, se ne evidenzia la transitorietà e l’occasionalità. Forse bisognerebbe chiedersi chi non è mai stato stressato nell’arco della propria esistenza: sarebbe più facile contarli.

mercoledì 28 febbraio 2024

A scuola come in ospedale: la scienza insegna e gli insegnanti la devono conoscere

 


Oggi sono a casa, o perlomeno, ci sono tornata dopo essermi alzata come tutte le mattine alle 5, aver preso la macchina ed essermi incamminata verso scuola.

La vita a volte ci mette alla prova, il corpo risponde a ciò che non va: ti dice fermati o ti costringe a farlo come ha fatto con me questa mattina. 


In realtà è cominciato ieri sera facendosi sentire con un forte dolore al petto che passava alla spalla. Il primo pensiero che ti fai a 52 anni è “sto avendo un infarto”. Il secondo pensiero è stato per la mia cagnolina. Pensiero stupido? Forse, ma ho immaginato la sua solitudine e mi sono detta che non era vero niente, che ero solo un po’ agitata perché nelle ultime settimane al lavoro ci sono state incomprensioni tra colleghi.

giovedì 22 febbraio 2024

Ecco come si frammenta il pensiero di un bambino in crescita

 


Sono tornata a scuola un paio di settimane fa dopo tre giorni di nausea e vertigini in cui il mondo sembrava andasse più veloce e girasse al contrario, per rendermi conto che effettivamente sono io che giro al contrario.

I miei bambini di terza elementare sono bravissimi in italiano, a volte dico loro scherzosamente che ho creato dei “mostri di bravura” perché stupiscono anche me. E quando leggo il rapporto OCSE sulle capacità acquisite dagli studenti, ovvero che gli italiani sono agli ultimi posti per la conoscenza della lingua scritta in ambito europeo, non posso fare a meno di pensare a quanti incompetenti stanno in cattedra. Perché dico questo? Perché, al solito, se gli studenti non raggiungono i risultati sperati non è causa degli studenti, ma degli insegnanti. 

mercoledì 21 febbraio 2024

Come si insegna l’odio e l’invidia

 


Nel 2015 scrissi un libro intitolato Invidia e solitudine. Fu il risultato di uno studio personale che avevo portato avanti sul cosa fosse l’invidia, da cosa scaturisse e quali conseguenze portasse. Per raccontare tutto ciò, avevo spiegato a livello scientifico cosa fosse e come nascesse e lo avevo dimostrato attraverso la narrazione storica di come l’invidia avesse perseguitato gli ebrei, di come perseguita spesso personaggi dello spettacolo o sportivi. Avevo dimostrato come questa deformazione psichica fosse intorno a noi e spesso insita in persone non sospette. Scrivevo che l’invidia è la trasformazione dell’odio diventato insopportabile (concetto teorizzato e spiegato dallo psichiatra M. Fagioli) e aggiungevo che sfuggirne, se se ne è vittime, non è facile. Avevo pertanto accostato a questo discorso una ipotesi d’uscita: la solitudine, intesa come possibilità di non permettere agli altri di farti del male.

sabato 17 febbraio 2024

Disturbi dell'apprendimento? Ecco cosa accade quando i genitori non permettono ai propri figli di crescere


Quando più di 14 anni fa cercai un nome per il mio Studio di Consulenza Figli Meravigliosi®, l'ho pensato in funzione di due realtà: una, che per i genitori tutti i figli sono meravigliosi e l'altra, la più importante, era per ribadire che veramente tutti i figli sono meravigliosi, perché credo fermamente che tutti i bambini possano sviluppare le proprie potenzialità cognitive per essere unici e pertanto meravigliosi.

Ci ho creduto allora e ci credo ancora di più oggi e ogni volta che vedo quanto è possibile fare per quei bambini che gli insegnanti incapaci sostengono avere dei disturbi dell’apprendimento. 


È pur vero che se io riesco a vedere e tirare fuori le potenzialità dei bimbi, spesso i genitori non lo fanno perché non lo vogliono fare o perché non hanno coscienza di non volerlo fare. E allora cominciano una trafila di diagnosi e accertamenti sulla pelle dei propri figli un po’ per farsi compatire e un po’ per riempire il vuoto di solitudine interiore. Vi sembra impossibile? Eppure non lo è.

domenica 21 gennaio 2024

Scoperto il business dei disturbi specifici dell’apprendimento

 


Un business vincente (dicono i migliori libri sul business), è quello che non punta ai soldi ma ha a cuore il benessere degli altri. Ogni professione che si rispetti è un business, anche se si occupa di esseri umani. Mi chiedo però perché se i migliori business che si occupano di alimenti, cose, oggetti ecc., hanno a cuore le persone (mi viene in mente Ferrero e l’attenzione che ha sempre messo nella qualità del prodotto e nel benessere dei suoi dipendenti) ecco, dicevo, perché non è una prerogativa di tutti. Perché l’essere umano non è sempre al centro dell’interesse di un qualunque business.

mercoledì 1 novembre 2023

Perché è importante non far certificare i propri figli


Credete nelle loro possibilità. Credete nell'evoluzione della cognizione della loro mente. Non credete alla dislessia, discalculia, disgrafia, disortografia, sono solo termini per dire che i vostri figli hanno delle carenze didattiche da recuperare o ancora da raggiungere nella lettura, nella scrittura, nel calcolo. Vi assicuro che il recupero si può fare, e parlare di disturbi evolutivi significa soltanto che evolvono nel percorso della loro crescita magari semplicemente con un piccolo ritardo nel tempo rispetto agli altri.

venerdì 27 ottobre 2023

Livellare gli studenti



Prima svogliati e puniti in quanto tali. Quindi ricacciati negli studi tecnici, quelli della classe sociale medio-bassa.

Poi malati e puniti in quanto tali. Quindi ghettizzati, biasimati e indirizzati anch'essi agli studi tecnici, sempre quelli della classe sociale medio-bassa.

sabato 14 ottobre 2023

Le regole della maestra Tiziana

 Le regole positive della maestra Tiziana per i bambini della classe III che hanno interpretato le regole con creatività.


sabato 7 ottobre 2023

Appello ai genitori e agli insegnanti. L’inutilità delle correzioni e l'amore dell'insegnante per le stesse

Appello ai genitori e agli insegnanti

Peccato che studi sulle neuroscienze più volte abbiano dimostrato come le continue pressioni psicologiche sui bambini date da correzioni continue sui quaderni, penna rossa, rimproveri sulla brutta scrittura, per il quaderno disordinato eccetera, portino a un rallentamento dell'apprendimento oltre che una evidente incoerenza con il miglioramento delle prestazioni. 

sabato 9 settembre 2023

L'invidia


L'invidia è uno dei sentimenti più subdoli che ci siano. Invidiare significa rendere brutto l’invidiato, sporcarlo. Invidiare significa pensare di non poter avere mai le qualità psichiche dell’altro. Invidiare qualcuno che professionalmente sta sotto di te significa esercitare violentemente su quella persona tutta la propria cattiveria. Vediamo come.

giovedì 31 agosto 2023

Come migliorare il rendimento scolastico


Molti genitori si domandano come è possibile migliorare il rendimento scolastico della propria figlia, a di un nipote, un amico. Ci sono molti tentativi di risposta a questa domanda: si trovano negli articoli reperibili anche sul web e in numerosi libri.

La verità però è che il metodo didattico (ovvero un modo specifico di studiare) se si trova, probabilmente funziona pure per un po’, poi però ci accorgiamo che a parte un’euforia iniziale o un bel voto preso, tutto torna come prima. Perché?

lunedì 14 agosto 2023

A tutte le donne


Lo scritto che segue è un vero inno alla donna. 

Riporto un brano della magnifica Michela Murgia tratto da Stai zitta; lo faccio perché la voglio ricordare, perché mia coetanea —fatto questo che mi resta dentro con rabbia, quando penso che io sono ancora qui e Lei no—; perché unica nella sua militanza per tutti i diritti civili e per avermi più volte ribadito che il diritto a vivere pienamente senza doversi sentire inferiori a qualcuno è un diritto di tutti. Alla donna che Lei è stata e al patrimonio che Lei ha regalato a tutte noi. La voglio ringraziare personalmente lasciando traccia di una Sua forte impronta sul mio blog; e le voglio esprimere riconoscenza soprattutto perché più volte le Sue parole mi hanno fatto sentire parte di questo mondo e non un’aliena in quanto donna e perché dissento e dico ciò che alla società non piace. 

giovedì 10 agosto 2023

Genitori: fate attenzione alle prime richieste dei docenti

 


Vi ricordate i vostri primi giorni di scuola? L’emozione e la paura di andare incontro a nuove amicizie, l’incognita delle insegnanti; la cartella (oggi lo zaino) con il nuovo astuccio, il diario, i quaderni con i personaggi dei cartoni animati… La fotografia con il grembiule prima di uscire di casa; oggi le fotografie si fanno in ogni contesto, ma poco cambia.

lunedì 7 agosto 2023

Lettera aperta a Elly Schlein

 


Gentile Segretaria Elena Ethel Schlein,

Inizialmente pensavo di scrivere una lettera di protesta alla Presidente Meloni, però nonostante la immaginassi c'era sempre qualcosa che strideva, che non mi convinceva, poi ho capito che di sbagliato c’era la destinataria.

Oggi purtroppo faccio parte anche io di quei lavoratori poveri, precari, di 51 anni, quelli che quando guardano davanti pensano che avranno una vita di miseria perché non sono ancora riusciti a rialzarsi dall’avvento della pandemia. Ho lottato fin da piccola per cambiare la mia posizione sociale (provenendo da una famiglia povera), ho cominciato a lavorare a 16 anni, sono riuscita a laurearmi e a soddisfare in parte quel desiderio di un piccolo benessere fino all'arrivo della pandemia, che ha letteralmente distrutto tutti i miei progetti facendomi tornare indietro di 25 anni. Non che il Covid19 abbia distrutto ciò che faticosamente ho costruito intendiamoci, lo ha distrutto un Governo di sinistra incapace, poi lo ha continuato un'ibrida sinistra infarcita di destra, un’insieme di persone che sembravano disponibili a… e invece sono stati solo capaci di aiutare i soliti noti. Ancora oggi Mario Draghi mi mette i brividi.

L'arrivo del Governo Meloni non mi ha stupita affatto. Ogni volta che noi, popolo di sinistra, abbiamo sperato che la Sinistra facesse la Sinistra, siamo stati continuamente bastonati e delusi; pertanto con l'arrivo della Meloni che sa parlare molto bene, accattivarsi le masse, lo spostamento a destra del Paese è stato scontato. Solo i poteri forti di sinistra non lo avevano capito o non lo hanno voluto capire. 

lunedì 17 luglio 2023

Tu@ figli@ va male a scuola? Sappi che gran parte della responsabilità potrebbe essere tua


Capire perché un bambino o un adolescente non va bene a scuola è sempre stato uno dei miei più grandi interessi in quanto docente.

Ma sono anche e soprattutto una pedagogista, ovvero una studiosa, una ricercatrice dei processi educativi e dell’apprendimento. La pedagogia pertanto (che si prefigge di rendere gli uomini e le donne sempre migliori), mi spiega perché alcuni studenti hanno difficoltà scolastiche portandomi spesso in una direzione ben precisa: quella della famiglia.
Oggi nei problemi scolastici si tende a indirizzare l’argomento soprattutto verso i bambini etichettandoli con acronimi quali BES, DSA, ADHD ecc. e riconducendo il tutto a una diagnosi, quindi ad una problematica insita nel bambino stesso. Si comincia alle elementari con una bella certificazione di qualche specifica difficoltà (discalculia, dislessia, disgrafia, disortografia e chi ne ha più ne metta!) e si è condannati per tutta la vita. Di questo però ne ho già parlato tanto e anche scritto, l’ultimo libro Bambini senza DSA: una realtà possibile! 
Ora invece voglio parlare di tutti quei bambini o adolescenti che non hanno mai avuto una certificazione (e non per questo se la devono adesso andare a cercare!), ma che stentano a prendere il sei, hanno difficoltà di vario genere, e ogni fine anno scolastico dubitano se passeranno alla classe successiva.

venerdì 16 giugno 2023

Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA): cosa si può fare per non soccombere

 


Come insegnante e pedagogista, tutte le volte che mi trovo davanti un bambino o una bambina con una difficoltà scolastica, oggi più propriamente definita come Disturbo Specifico dell'Apprendimento, ovvero dislessia, discalculia, disortografia ecc., mi chiedo sempre come posso aiutarla. E non è una domanda retorica, perché per questi bambini si può fare moltissimo.

Il medico, dopo la diagnosi, la prima cosa che chiede alle insegnanti è di dispensare e compensare dalle attività scolastiche; eppure è un errore, un grossissimo errore: la psicologa clinica Adriana Bembina afferma: […] abbiamo espresso la nostra ferma opposizione all'applicazione della legge 170. Riteniamo infatti che le misure dispensative e compensative di fatto impediscano l’apprendimento […] per tutto il suo percorso di studi*.

martedì 13 giugno 2023

No all’insegnante di sostegno in classe per bambini con DSA

 

No all’insegnante di sostegno in classe per bambini con DSA e no al bambino stabilmente l’unico vicino alla cattedra: l’ineguaglianza senza equità si paga con una carenza cognitiva.

È finito un altro anno scolastico. Un altro anno a riprova e riconferma di quanto da anni vado dicendo. Ovvero che lasciando liberi i bambini e dandogli fiducia, apprezzandoli e stimandoli per ciò che riescono a fare, proponendo equità, anziché uguaglianza e sostegno individuale, ci sono buoni risultati anche per chi dimostra avere più difficoltà degli altri.

Nonostante questo, nonostante l'evidenza di una capacità di riuscita di questi bambini, se hai la formazione mentale di chi pensa che gli studenti vadano plasmati, indottrinati, curati perché malati, si riscontra una totale incapacità dell’adulto di ammettere il progresso e lo sviluppo cognitivo di questi alunni. 

Allora succede anche, che se voglio mettere un voto realistico a un mio bambino diagnosticato, ma che ha raggiunto risultati non sperati e pensati impossibili, mi si rimproveri che con un PDP avrei potuto alzargli il voto in pagella. Mi domando: ma non è forse meglio un voto più basso ma meritato, che uno più alto ma dato solo per un pezzo di carta?

sabato 20 maggio 2023

Ecco perché i figli sono sempre più dipendenti dai genitori. Non lo volete? Ecco come fare!


Lettera aperta a quei genitori che fanno di tutto per avere i propri figli sempre dipendenti da loro. Lo fanno inconsapevolmente? Forse! Ma è bene sapere che…

mercoledì 17 maggio 2023

Scuola pubblica o privata? L’inganno del denaro nei poteri di forza: chi ci rimette è spesso sempre solo il bambino.


 I giochi di forza sono la caratteristica dei giorni d’oggi. Non si cerca la mediazione, la comprensione, la cooperazione, il dialogo, ma solo il gioco di forza economico, che vince o crede di farlo, colui che nella superbia non ha altre capacità all’infuori dell’uso del denaro. Il confronto e il dialogo dovrebbero essere alla base di ogni relazione, se si ha abbastanza autostima e capacità di dialogo, altrimenti il gioco di forza economico è quello che domina. Devo ammetterlo, lo ammetterebbero tante docenti: la scuola statale oltre a pagare gli insegnanti molto di più chiede loro molto di meno. Motivo per cui tanti docenti con l'occasione giusta scappano nello Stato. Ed ecco qui, che scatta il sistema del gioco di forza.