Come posso rendere la mia vita significante?

 

La mattina presto la strada è vuota e i pensieri se ne vanno facilmente lontano.

Ritorno alla realtà quando mi incrocio con un uomo anziano del quartiere. Lo vedo da anni, è un senza fissa dimora, fa sempre lo stesso tragitto, è vestito sempre nello stesso modo con giacca e pantaloni grigi: in ogni stagione, che faccia 40° o 5° lui è vestito sempre con giacca e pantaloni grigi. La vita penso non sia facile per molti, è ingiusta; mi sento fortunata e mi chiedo cosa posso fare, come posso dare qualcosa della mia fortuna a chi ne ha meno.

Il pensiero cambia. Va ai miei bambini. La consapevolezza di non poter salvare il mondo mi fa pensare a cosa sto facendo. Qual è la mia strada? Come posso rendere la mia vita significante? 

In parte è già segnata. A volte, nella routine, non me ne rendo conto, ma loro, i bambini, mi riportano alla realtà ogni volta che raggiungono l'obiettivo che gli altri adulti reputavano irraggiungibile.

Allora ritrovo la consapevolezza di ciò che faccio e la forza di andare avanti nonostante una società ottusa, opportunista e incapace di vedere gli altri con affetto, con umanità.

Loro sono la motivazione della mia esistenza. Togliere la sofferenza nell'apprendimento è uno scopo profondo di grandissima soddisfazione. Restituire la serenità a quei genitori ai quali hanno fatto ingiustamente pensare che il proprio figlio non è come gli altri è un alto obiettivo della mia vita. Sì, forse non toglierò il dolore del mondo, ma almeno ho chiaro lo scopo che mi rende viva e per il quale continuerò a combattere: no, alle assurde certificazioni per disturbi inesistenti dell’apprendimento! Sì, alle competenze pedagogiche e didattiche di insegnanti che hanno voglia di insegnare.

Dr.ssa Tiziana Cristofari

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