venerdì 17 settembre 2021

Tiziana ti scrivo… Le mamme sanno educare!

Le mamme sanno educare
Per gentile concessione della Signora Sonnino, rendo pubblica la bellissima lettera che mi ha inviato.


Gentile dr.ssa Cristofari, le scrivo in merito al suo ultimo libro “Come ostacoliamo l’apprendimento del nostro bambino”.

Le confesso la perplessità sul titolo che salta all’occhio come un pugno nello stomaco per cui poi uno si chiede “faccio qualcosa per ostacolare l’apprendimento di mia figlia? È terribile e non è possibile!” 

Certo poi pensi anche che se è così, vuoi sapere come fai a ostacolarla; e allora, se hai abbastanza coraggio, lo acquisti. È vero anche che il sottotitolo addolcisce la pillola: “Cos’è l’educazione e come si educa” e ti domandi come fa una mamma a non sapere come si educa. Forse tutte noi abbiamo un pizzico di arroganza nel pensare che sappiamo come educare i nostri figli e allora pensi ancora: “ma perché dovrei comprare un libro che mi spiega come educare mia figlia. So io come fare. Come può lei che non la conosce saperne più di me?” Poi però nel titolo c’è un altro inciso “La pedagogia, una prevenzione primaria”, e qui cominci a pensare che cosa debba prevenire la pedagogia; che poi effettivamente non so nemmeno cosa sia… E allora rileggi il titolo principale e capisci che forse la pedagogia, che non conosco, ha a che fare con quegli ostacoli che probabilmente inconsapevolmente attuo con mia figlia per il corretto sviluppo del suo apprendimento. 

martedì 14 settembre 2021

Ecco la migliore occasione per tu@ fligli@

Ecco la migliore occasione per tu@ fligli@
Ci sono genitori che per i propri figli comprano le migliori scarpe perché pensano che il piede debba poggiare in modo corretto per sostenere adeguatamente il corpo e permettere la crescita ottimale dello scheletro. Ci sono genitori che acquistano i migliori vestiti per i propri bambini perché pensano che l’eleganza e la qualità dell’abito debbano essere visibili, palpabili. Ci sono genitori che acquistano i migliori alimenti perché pensano che la salute dipenda anche da come ci si nutre. Ci sono moltissime pubblicità che ogni giorno ci fanno notare tutto questo e ne siamo consapevoli ed attratti perché il benessere è un punto fermo nella vita di molti se non di tutti.

È per questo che anche noi vogliamo schierarci dalla parte di chi sa e ha capito che la qualità ha un valore e anche un immenso beneficio.


Prima della nascita della scuola di massa, erano veramente in pochi a poter studiare e lo facevano con insegnanti privati, senza per questo dover pensare che ne andasse della loro socializzazione, che ovviamente coltivavano nella vita di tutti i giorni costruendo relazioni nelle più svariate occasioni (feste, giardini, attività sportive, ecc.) e senza aspettare che altri organizzassero per loro una classe di studio nella quale costruire socialità. 

domenica 12 settembre 2021

Cosa provano le mamme

Cosa provano le mamme
Voglio cominciare con una comparazione.

Un infarto ha specifici sintomi: dolore toracico, fatica a respirare, nausea, stato d’ansia, debolezza improvvisa, battito del cuore irregolare ecc. Un attacco di panico ha esattamente gli stessi sintomi. Solo che il primo, se non si interviene per tempo, porta molto probabilmente alla morte; il secondo no, anzi si potrebbe dire che non porta a niente se non a una grandissima paura per l’interessato.

Se un bambino ha un problema di salute, la prima cosa che la famiglia fa giustamente, è correre dal medico. Due sono poi le reazioni del sentire di mamma e papà: paura se la diagnosi è positiva, leggerezza se è negativa. E voi potreste dirmi che tutto questo è ovvio. Sì, è ovvio, ma penso che molti di voi sappiano anche cosa si prova quando la diagnosi è positiva, ma poi si scopre che era sbagliata, ovvero che era negativa. In questo caso si sente un mix tra paura-leggerezza e rabbia, della quale spesso ci si libera con un pianto e poi con una denuncia. Avete sentito quante agenzie si occupano di chiedere risarcimenti per diagnosi sbagliate? Quando sento le pubblicità di queste agenzie mi vengono i brividi perché confermano un’infinità di errori diagnostici, altrimenti non avrebbero motivo di esistere. E non mi consola nemmeno il fatto che esistano, perché se loro esistono a me il danno è già stato fatto. E non è il danno che può avere un’automobile, ovvero un’oggetto che si ripara e il problema non esiste più, ma è un danno fatto sul mio corpo e sulla mia salute.

Ora arrivo al dunque.

sabato 4 settembre 2021

Tiziana ti scrivo 14… C’è chi dice no!

Gentile Dott.ssa Tiziana, ho sempre scritto poco nella mia vita, ma dopo aver letto la lettera ai politici che ha pubblicato qualche giorno fa intitolata “Ci resta solo di farci una risata… amara naturalmente!”, mi ha fatto venire il desiderio di risponderle, o più che risponderle di raccontare la mia storia.

giovedì 2 settembre 2021

Ci resta solo di farci una risata… amara naturalmente!

Ci resta solo di farci una risata… amara naturalmente!
La politica ancora una volta è riuscita a mettere tutti contro tutti. Anzi, questa volta ha fatto anche di più, perché non esiste più un’identità di Governo. E allora si presenta alla vista del cittadino un’accozzaglia di personaggi uniti solo dal desiderio di non mollare le poltrone e/o di conquistarne altre. Ed è così evidentemente visibile, che non mi stupirebbe se alle prossime elezioni andasse a votare solo il 40% della popolazione. Probabilmente per la prima volta dopo 31 anni, in quel 40% io non ci sarò.

Quello che succede di orribile in questi giorni nel nostro Paese è disarmante: politici della stessa maggioranza di Governo che si insultano come buffoni, una scienza senza credibilità, violenza a non finire su tutti e tutto per chi vuole tutelare la vita degli stessi cittadini. Se non fossi italiana non ci crederei!

Sei a favore dei vaccini? Aspettati nei tuoi confronti atti di violenza, ingiurie, minacce. È meglio non parlare, non esprimersi, non schierarsi. Quando ti chiedono se sei a favore dei vaccini, rispondi: e tu? Così puoi capire da che parte stare e poi, stacci. Questo è fondamentale.

Perché se non fai così, ti devi guardare le spalle, devi sperare che qualcuno non ti sputi in faccia (come atto supremo di aggressione della Covid) gridandoti: così vediamo se ti ammali!