La trasmissione Il Collegio
andata in onda su Rai Due per quattro serate è stata molto utile per lanciare
il messaggio pedagogico per eccellenza, ovvero cosa si celi dietro l’insegnamento,
dove arriva il compito dell’insegnante, quali sono le sue verità poco visibili.
Certo non tutto corrisponde al vero
degli anni Sessanta. Se escludiamo la disciplina intesa come volontà di fare
certe cose in un certo modo tutto il resto era molto utopistico. Facciamo degli
esempi. I controllori e gli insegnanti nella loro fermezza erano estremamente
affettivi; mai un atto di cattiveria volontaria, ma solo un atteggiamento fermo
per far applicare le regole e raggiungere l’obiettivo. Ma quando mai nella
realtà quella rigidità delle regole si è espressa senza cattiveria o sadismo?
La capacità di mantenersi fermi sulla disciplina ma non violenti è una bella
utopia, sia per i giorni nostri ma ancor di più in quelli passati. Certo,
esistono insegnanti con queste capacità, ma sono rarissimi. Se le scuole
fossero tutte con docenti così, l’obiettivo pedagogico sarebbe non solo
capito e applicato, ma addirittura centrato.