Credete nelle loro possibilità. Credete nell'evoluzione della cognizione della loro mente. Non credete alla dislessia, discalculia, disgrafia, disortografia, sono solo termini per dire che i vostri figli hanno delle carenze didattiche da recuperare o ancora da raggiungere nella lettura, nella scrittura, nel calcolo. Vi assicuro che il recupero si può fare, e parlare di disturbi evolutivi significa soltanto che evolvono nel percorso della loro crescita magari semplicemente con un piccolo ritardo nel tempo rispetto agli altri.
Sono un’insegnante e pedagogista che da più di 15 anni recupera le prestazioni didattiche di bambini con certificazioni per dislessia, discalculia, disortografia, disgrafia (che significa solo cattiva calligrafia), e gli restituisco il diritto di essere come tutti gli altri.
Non credete all'incapacità didattica degli insegnanti indottrinati dalla propaganda moderna, alla richiesta di certificazioni, solo per deresponsabilizzarli e deresponsabilizzarsi nella loro attività, pronti sempre a umiliarvi facendovi andare da medici altrettanto incompetenti che possono solo constatare la carenza, senza spiegare la motivazione di quella carenza e senza avere alcun riscontro oggettivo di analisi cliniche (EGC, analisi ematologiche ecc.) a conferma di quanto certificano. Oltre al fatto che, questi medici, non sanno come si recuperano le carenze didattiche (perché sono privi di formazione in tal senso): quindi concludono con la sentenza che, le carenze riscontrate con test standard di scrittura, lettura e calcolo o del QI già ampiamente criticato negli anni ’70 e ancora testardamente e ipocritamente in auge, non si recuperano. Quello che riportano molti medici sono solo statistiche: ovvero, se vostro figlio o vostra figlia rientra o meno per competenza in quella fascia di età per quella classe scolastica; se così non è, gli viene attribuito un termine a simboleggiare la difficoltà che è già ampiamente conosciuta dagli insegnanti e su cui possono, solo gli insegnanti, porvi rimedio (sempre se lo volessero e se ne avessero la competenza).
La carenza dei vostri figli è solo una meta non ancora raggiunta, non una meta irraggiungibile.
Un tempo, quando si aveva una difficoltà didattica, si cercava un insegnante per casa; perché oggi non si fa più? Oggi ci rivolgiamo a un professionista di nessuna competenza per le carenze didattiche che è il logopedista, ovvero lo specialista nel linguaggio, che con la didattica, la scrittura, il calcolo e la relazione docente-studente, non ha nulla a che vedere. C’è un po’ di confusione in tutto questo, non trovate?
La certificazione seppellisce la volontà dei vostri figli di credere in se stessi e di provarci.
La certificazione vi umilia senza darvi scampo e senza darvi la possibilità di vedere i vostri figli capaci come tutti gli altri.
Sono infinite le motivazioni delle carenze scolastiche perché relazionali, didattiche, interpretative, esecutive, ambientali, educative ecc., e si recuperano solo con le insegnanti capaci nella didattica e nella relazione, non con le certificazioni che segneranno tutto il percorso scolastico dei vostri figli in negativo, togliendo, annullando ogni possibilità di riscatto e di evoluzione cognitiva. Azzardo a dire che le certificazioni portano a un rallentamento cognitivo e i medici non opportunisti, lo ammettono apertamente.
Vi dirò di più: l’Articolo 33 della Costituzione che tanti hanno dimenticato, stabilisce che l'insegnamento è libero; questo sta a indicare che nessuna insegnante è privata della possibilità di dispensare o compensare uno studente che ha visto più in difficoltà rispetto agli altri e inoltre non è vincolata a una certificazione per poterne usufruire. È a discrezione dell'insegnante la possibilità di utilizzare ogni mezzo didattico ed educativo per aiutare e sostenere i suoi studenti nelle difficoltà scolastiche. È chiaro che questa libertà costa tempo e fatica e c’è bisogno di molta intelligenza, consapevolezza e preparazione per metterla in atto su ogni singolo studente della classe. Ma proprio perché costa tempo e fatica, ecco che le certificazioni sono una scusa fantastica per eliminare il problema.
Non posso credere che abbiate smesso di voler vedere i vostri figli laureati…
Se così fosse, state solo assecondando lo Stato che vuole cittadini di serie B, perché quelli di serie A sono già conosciuti e destinati alla classe dirigente (certificati o meno). Perché quindi, darvi una speranza? Meglio certificarli questi figli per essere certi che le nuove generazioni non abbiano velleità di cambiare la propria posizione sociale, e meno che mai, che ce l'abbiate voi genitori per loro…
I lavori migliori sono sempre stati pochi e lo saranno sempre meno, per questo non possono essere ridistribuiti con equità e per competenze effettivamente acquisite. Competenze che i figli della classe ricca potrebbero non avere, ma che acquisiscono solo per diritto di nascita.
Guardate cosa sta succedendo con la sanità. Tutti sono consapevoli che non ci sono i medici sufficienti per ogni cittadino italiano, ma piuttosto che rendere libero l'accesso alle professioni mediche a tutti gli studenti che ne fanno richiesta —così come le altre facoltà, intendiamoci! e sarebbe poi la stessa frequentazione della facoltà a eliminare i peggiori—, preferiscono far morire le persone senza un medico o lasciarle nella disperazione più totale della ricerca di quel medico di famiglia che non c’è più per tutti. Lo sappiamo che i concorsi sono pilotati e che se c’è da fare ricorso lo fanno solo i ricchi perché costa e che il più delle volte lo vincono pure! Non vi bastano tutte queste consapevolezze per non certificare i vostri figli? Per non cadere nella loro trappola?
Ricordiamoci che chi soffrirà per questa mancanza dei medici sarà sempre la classe media e meno abbiente. Chi soffrirà per la mancanza di buoni posti di lavoro, sarà sempre la classe media e meno abbiente. I medici per i ricchi ci saranno sempre. Cosa pensate che sia questo accanimento a voler mantenere la facoltà di medicina (e anche le altre) a numero chiuso, se non per impedire una mobilità sociale?
Certo non si può dire alla gente comune che certificare i propri bambini significa segnargli il destino in negativo per sempre.
Genitori ribellatevi! Pretendete insegnanti capaci, preparati e aggiornati! Date ai vostri figli la possibilità e la libertà di essere e diventare ciò che vogliono… è già tanto difficile la vita…
Dr.ssa Tiziana Cristofari
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