Ecco perché donare sangue da un buco
Quando all’età di 21 anni (1993) andai per la prima volta a donare il sangue rimasi stupefatta: mi fecero sentire una regina. Una gentilezza che ti invogliava a tornare, ti coccolavano, ti ringraziavano, si prendevano cura di te dall’accettazione fino alla colazione ristoratrice. Ma soprattutto la stessa infermiera non ti lasciava un solo minuto per tutto il tempo che eri alla poltrona. Quel comportamento mi stupiva e mi piaceva, sicuramente mi invogliava a tornare. Siamo talmente abituati a ricevere atteggiamenti di sufficienza nei servizi pubblici, che quel clima mi è rimasto addosso come un’esperienza bellissima. Certo, uno può pensare che essendo una donazione quel comportamento dovesse essere scontato: dai qualcosa di te senza ricevere nulla in cambio, il minimo è venir trattati con cortesia.
Qualcosa però poi
Per leggere l'articolo completo clicca qui