venerdì 15 luglio 2022

Lettera aperta al Presidente Mario Draghi

 



Presidente Draghi, l'orgoglio non aiuta l’Italia. Immagino che per un uomo che ha avuto e ha prestigio e potere come il Suo sia difficile accettare la violenza di chi allo stesso modo guarda al Suo orgoglio non dando importanza agli Italiani: Giuseppe Conte e tutto il restante Movimento 5 Stelle.

Ma forse è proprio adesso che Lei deve veramente dimostrare di essere un “nonno al servizio delle Istituzioni”, e mi verrebbe da dire che più che al servizio delle Istituzioni potrebbe provare a essere per la prima volta al “servizio di quegli Italiani che oggi sono gli ultimi”. Nel passato recente non ci sono politici né a destra né a sinistra che abbiano veramente e concretamente pensato agli ultimi. Mai. E forse mai ci saranno. Agli ultimi sono arrivate sempre e solo le briciole, il contentino. Intendiamoci Presidente, a me Lei non è mai piaciuto. È evidente e sotto gli occhi di tutti quelli che vogliono vedere, di come Lei abbia sempre servito gli interessi dei più forti, altro che ultimi! E come il Suo orgoglio l’ha portata alle dimissioni, devo ammettere che non avrei mai pensato che io, nel mio essere infinitamente piccola e nessuno, mi sarei “abbassata” a chiederLe di rimanere al Suo posto fino a fine legislatura.


Eppure oggi il futuro senza di Lei, almeno per i prossimi mesi, mi terrorizza: impulso forte che mi spinge a scriverLe. Pertanto Le chiedo di scendere dal suo piedistallo d'oro, di mettere da parte l'orgoglio della Sua posizione e per la prima volta di dimostrare agli ultimi del Popolo italiano che Lei li sa ancora vedere.


La situazione nazionale e internazionale è terribile, ma Lei la conosce meglio di me, non sono io che gliela devo raccontare. Pertanto La invito a fare uno sforzo per immaginare sulla Sua pelle la situazione degli Italiani che restano più indietro, perché la coscienza razionale senza la sensibilità umana non serve a niente. Come più volte la politica ha ampiamente dimostrato.


Se avrà il coraggio di restare al Suo posto “di comando” Presidente Draghi, Lei avrà molto di più di ciò che può avere dal rispetto del Suo orgoglio, avrà la dignità di essere stato, forse tra i pochissimi nella storia politica italiana, un uomo con la sensibilità e l’onestà dell’essere umano; perché per essere esseri umani bisogna saper pensare e sentire l’umanità. 

Cordiali saluti 


Tiziana Cristofari