domenica 24 luglio 2022

Vuoi fare carriera? Comincia con il silenzio…

Vuoi fare carriera? Comincia con il silenzio…

Quando otto anni fa aprii questo blog lo feci con l'intenzione di parlare dei bambini-ragazzi e far passare il messaggio (oltre che dimostrare con la mia attività) che sono tutti “figli meravigliosi”: non come modo di dire ma per un fatto oggettivo.

È chiaro che per vedere il “meraviglioso” che sta dietro ogni bambino o adolescente devo prima di tutto saper vedere l'essere umano, non ciò che rappresenta: ceto sociale, capacità e potenzialità intellettiva, nazionalità, appartenenza religiosa, politica ecc. 

Tutti noi facciamo una cernita di chi ci sta intorno, e scegliamo tra chi diventerà un nostro amico o il nostro fruttivendolo. Ma se si vuole apprezzare veramente una persona lo si può fare solo nella valutazione della sua umanità; e per i più giovani nel rispetto di quell'umanità che può esprimersi liberamente se non indottrinati e/o privati fin da piccoli della loro capacità di sentire. 

Siamo arrivati però in un periodo della storia dove chi parla di umanità viene deriso e/o ignorato, soprattutto perché la capacità di essere esseri umani verso gli altri non pone guadagni di alcuna natura. Scrivere di umanità, rispetto per gli altri, empatia, porta chi legge letteralmente a un boicottaggio mentale per cui se si parla di “ultimi”, chi non è proprio l'ultimo si offende, si sente messo da parte; mentre tutti quelli che non sono nemmeno terzultimi, quando si parla di umanità, ignorano, deridono, non capaci però nemmeno di capire cosa stanno deridendo.


Parlare di politica, mi hanno detto, è pericoloso per la tua carriera. Immagino che volessero dire che per andare avanti nella mischia dell'economia devo stare zitta, devo appiattire me stessa, ma badate: non che io non possa pensare quello che penso, semplicemente non lo devo dire. Devo essere omertosa, prerogativa oramai comune a molti.

Credo però che per parlare di umanità con coerenza, debbo essere coerente con il mio pensiero fino in fondo; altrimenti come sta succedendo già a molti giornalisti ci tapperanno sempre di più la bocca. Tutti. 


Penso quindi, che la mia coerenza come pedagogista/docente non può non emergere nel mio pensiero politico, altrimenti vorrebbe dire non essere ciò che sono nella mia professione. Vorrebbe dire non raggiungere i risultati che raggiungo con i miei bambini. Vorrebbe dire essere altro rispetto al mio pensiero e quindi a ciò che sono. Se i politici fossero coerenti con ciò che dicono, forse ci sarebbe un'altra Italia. Se il pensiero di moltissimi Italiani si mostrasse più coerente anche nelle proprie azioni, forse il Parlamento sarebbe obbligato a essere migliore. Se fossimo tutti più coraggiosi, forse gli “ultimi” non sarebbero più così “ultimi”.


Quindi non è giusto affermare o pensare che bisogna tacere per il “rispetto” della propria carriera. Piuttosto sarebbe coraggioso ammettere a se stessi che qualcuno sa essere coerente al di là della propria carriera. 

A volte ho la sensazione che parlare di umanità spaventi, che è un argomento che non si comprende, ma è l'unica cosa di cui abbiamo tutti prima o poi estremo bisogno. Certo, è ipocrita dire di non aver bisogno dei soldi; i soldi aiutano moltissimo, ma è altrettanto vero che anche per chi ha tanti soldi quando ci si trova nella malattia o nella disgrazia, ma anche semplicemente nella vecchiaia, ciò che più cerchiamo non sono i soldi, ma l'umanità degli altri nei nostri confronti. Un Paese senza umanità è un Paese solo (la pandemia lo ha dimostrato ampiamente). Un uomo senza umanità è un uomo solo.


Dr.ssa Tiziana Cristofari

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