Mi capita spesso che genitori, ma anche professionisti esperti, mi chiedano se io faccio da tutor per i bambini con i disturbi dell’apprendimento. Questo capita perché ancora c’è molta confusione sulle competenze del pedagogista.
Innanzitutto diciamo che il tutor è una persona specializzata nella disciplina che gli permetterà di accompagnare lo studente negli obiettivi del corso di studi; almeno, dovrebbe esserlo! Fino a poco tempo fa il tutor era previsto solo nelle università, poi si è cominciato a utilizzare questo termine per tutti coloro che aiutano chi ha difficoltà nello studio, ma non esiste un vero profilo da tutor, diciamo che il titolo se lo assegnano in autonomia. Molto più spesso però, il tutor, che è privo di competenze didattiche fa unicamente assistenza, ovvero tenta di intercettare le difficoltà dello studente, si fa portavoce di quelle difficoltà, spesso sostituendosi allo studente stesso: di questo ne sono esempi gli psicologi che assistono i bambini con DSA (in quanto privi di conoscenza educativa e didattica) o gli insegnanti di diversi ordini, gradi e materie che danno ripetizioni.
Abbiano più volte detto invece, che il pedagogista è un professionista che si occupa della crescita e dell'evoluzione fisica e cognitiva dell'essere umano. Abbiamo detto che non si occupa di fare ripetizioni, ma di permettere, con le sue competenze esclusive, di far recuperare una carenza e rendere indipendente lo studente. Diversamente non ha assolto alla sua professione. In quanto professionista di livello apicale, la pedagogista si inquadra in una competenza specifica per il recupero cognitivo/didattico/educativo delle carenze e del comportamento e non per l’assistenza come avviene per il tutor. Un’abisso quindi tra chi fa tutoraggio e chi compie un atto pedagogico specifico per la crescita sana, consapevole e autonoma di uno studente.
Tutor oramai lo sono tutti. Ogni persona con laurea si dichiara tutor di qualche materia scolastica per i più grandi o per i bambini delle scuole primarie. Questo perché ci si pensa capaci solo in riferimento al fatto che i primi rudimenti di apprendimento sono patrimonio di quasi tutti gli adulti, senza comprendere però, che per lo sviluppo cognitivo e l’apprendimento didattico ed educativo, il pedagogista compie studi quinquennali di specializzazione. Motivo per cui si conclamano anche i disturbi dell’apprendimento che potrebbero essere invece superati dal professionista specializzato, in quanto i DSA sono evolutivi, non perché nascono in età evolutiva, ma perché evolvono (maturano, progrediscono, si perfezionano con la giusta educazione/didattica), come ha dichiarato la stessa scienziata Daniela Lucangeli.
Dr.ssa Tiziana Cristofari
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