Bambino: Ho sentito mamma dire di non conoscere la pedagogia e che per questo ha sbagliato con me. Ma la pedagogia è un medicinale?
Bambino: Ma se non è una medicina, cos’è?
Tiziana: La pedagogia è una scienza che studia come noi adulti possiamo e dobbiamo muoverci al meglio nell’educazione.
B: Allora mamma non l’ha studiata!
T: Non tutti nel loro percorso di studi hanno questa materia da imparare.
B: Allora non possono fare i genitori se non la conoscono.
T: Per diventare genitori non c’è una scuola che ci insegna come fare e a volte si commettono degli errori, involontariamente.
B: E tu glielo puoi insegnare come si fa?
T: Certo, se una mamma o un papà pensano di sbagliare nella relazione con i propri figli, io li posso aiutare.
B: Quindi la pedagogia è la relazione con noi?
T: La pedagogia abbiamo detto che è una scienza che studia come affrontare al meglio l’educazione. Per fare questo ha bisogno di altre discipline definite umanistiche cioè che si riferiscono prevalentemente all’essere umano, quali per esempio la storia, che racconta il nostro passato; l’antropologia, che racconta come l’uomo si è inserito in un specifico ambiente. (Tu sai ad esempio che qui in Italia abbiamo una certa cultura e un certo sviluppo economico, tecnologico, ma in alcuni Paesi Africani ad esempio non c’è, quindi le persone si sono dovute inserire in quell’ambiente, diversamente da come ci siamo inseriti noi). Poi abbiamo altre discipline come la psicologia…
B: Questa ci dice se siamo malati?
T: La psicologia, per la pedagogia, non ci serve a sapere se gli studenti sono malati, ma ci serve per capire come muoverci, noi adulti, nel migliore modo possibile con voi studenti che siete tutti diversi, avete tutti una mente diversa uno dall’altro. Serve a noi adulti per non sbagliare e permettervi di crescere nel modo migliore. Poi la pedagogia usa anche la sociologia per indicarci come permettervi di creare buone relazioni fra voi studenti, come inserirvi al meglio in classe o in altri contesti di società o la filosofia che avrebbe dovuto insegnare a noi adulti come vedere le cose da differenti punti di vista.
B: Quindi la pedagogia è per voi adulti?
T: Certamente, la pedagogia studia, ovvero noi adulti studiamo come, attraverso tutte queste discipline, possiamo raggiungere un obiettivo educativo nel migliore dei modi, ovvero sapere come essere migliori con voi, con tutti voi. Ma la pedagogia utilizza anche la didattica, che è quella che faccio con te quando impariamo la matematica o la grammatica; utilizza il metodo, ovvero una particolare tecnica o modo di fare, affinché tu possa imparare meglio le materie di scuola.
Come vedi la pedagogia è il risultato di un’insieme di competenze che l’insegnante dovrebbe aver imparato all’università, se mamma o papà però non hanno fatto questa università, è chiaro che non sanno come muoversi e a volte hanno bisogno di aiuto. Ma non è una colpa.
B: Per mamma sembrava di sì. Ne parlava come se fosse colpevole con me e mi sono sentito molto triste.
T: La tua mamma è una donna molto intelligente e ti vuole molto bene. Ci sono genitori che pur pensando di aver sbagliato qualcosa, invece di approfondire, chiedere aiuto, continuano a fare lo stesso errore. Questi non sono bravi genitori. Non ti deve spaventare il fatto che mamma dica di non sapere come fare, perché è proprio quella domanda che porterà alla soluzione…
B: Non so se ho capito cosa sia la pedagogia. Ho capito che è molto difficile e mi fa paura…
T: Sai, per diventare pedagogisti, per imparare tutto quello che ti ho raccontato, ci vogliono 5 anni all’università. Tu devi ancora finire la classe quinta primaria, le scuole secondarie di primo grado, quelle secondarie di secondo grado e poi cinque anni di università: per fare tutto questo ti ci vogliono ancora 14 anni di studio. È per questo che ti fa paura. Ma la pedagogia è una disciplina meravigliosa, che mi permette di stare al meglio con te, non sei d’accordo?
Mi guarda per un attimo smarrito e poi conclude:
B: Devi insegnare tutto alla mia mamma, io sto tanto bene con te…
Dr.ssa Tiziana Cristofari
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