lunedì 9 marzo 2020

Covid-19 e bambini: la pedagogia in aiuto


Questa estrema situazione di allarme per il nuovo Coronavirus, sta cambiando le abitudini delle famiglie. Tra queste abitudini molte torneranno a ripetersi come se mai fosse successo niente, altre diventeranno nuove e permanenti. Una che mi auguro possa diventare permanente è l’igiene personale: perché se io imparo a lavarmi spesso le mani e a rispettare delle accortezze quali starnutire in un fazzoletto o nell’incavo del mio gomito, forse mi tutelerò in futuro anche dalla semplice influenza, abbassando probabilmente in maniera decisa la diffusione invernale della già conosciuta e inevitabile influenza. E tutto questo sul piano della prevenzione medica.

Sul piano della realtà pedagogica, grazie (si fa per dire!) a questa situazione, potremmo imparare ad abituarci a una relazione più intensa con i nostri figli. Vediamo come.

Innanzitutto, è di fondamentale importanza dire la verità ai nostri bambini su quanto sta succedendo nel mondo, non solo in Italia. Evitando se potete di parlare di morte, soprattutto con i più piccoli. Si possono trovare parole delicate e semplici quali: 

«Vedi amore mio, c’è un virus, molto simile a quello dell’influenza che sta girando tra le persone e questo è uno dei motivi per cui non si va più a scuola. Questo virus però fa più paura dell’influenza che qualche volta anche tu ti sei preso, ricordi? Questo perché i dottori non conoscono il nuovo virus, quindi fanno molta fatica a curarlo. Ciò significa che dobbiamo evitare il più possibile di prendercelo e per fare questo, il nostro Governo —Presidente, Capo, i nostri politici, fate voi in base alla conoscenza delle parole che hanno i vostri bambini— ci ha chiesto di stare a casa. Non dobbiamo spaventarci perché a casa siamo al sicuro. Dobbiamo solo stare un po’ più attenti. Per esempio se usciamo, dobbiamo rimanere più distanti dalle altre persone, ma soprattutto dobbiamo lavarci sempre molto bene le mani; vieni che ti faccio vedere come».

Se avete una clessidra di un minuto, lavarsi le mani diventa anche un gioco. Vi suggerisco però di lavarvi le mani con i vostri figli in modo tale da calcolare effettivamente il tempo e la qualità del lavaggio, che deve avvenire su tutte le parti della mano sopra e sotto, compreso i polpastrelli delle dita da strofinare sui palmi delle mani, tra le dita, compreso il pollice. 

Passare il tempo serenamente che sembrerà eterno, avendo dovuto necessariamente interrompere tutte le attività ricreative e non, nostre e dei nostri figli, è la cosa più importante e più difficile.
La prima realtà necessaria per gli adulti è mantenere la calma, anche quando vi sembrerà impossibile. Se vi mostrate nervosi e irritabili i vostri figli ne risentiranno e diventeranno a loro volta più agitati.
Sarà sicuramente difficile, ma dovete provarci, facendo alcune cose anche nuove per voi e i vostri bambini. Vediamone alcune:

  1. Evitate il più possibile di passare ore isolati su telefoni e computers; ricordatevi che il vostro disagio per il tempo vuoto è anche quello dei vostri figli. Più vi isolate, più i vostri figli richiederanno, giustamente, la vostra attenzione.
  2. Piuttosto fate cose insieme che non avete mai fatto: una torta, un pasto più elaborato. Cercate di coinvolgere i vostri bambini facendo attenzione a non rimproverarli se fanno cadere la farina per terra, ma piuttosto cercate di sentire come la loro vicinanza possa distrarvi e darvi quel piacere di esserci, di stare bene insieme, anche in un momento difficilissimo.
  3. Fate le cosiddette “pulizie di Pasqua” (siamo anche in tema visto che lo sarà tra poco): rivoluzionate casa, spostate i mobili, gli oggetti, cambiate disposizione delle cose, siate creativi, ma sempre in compagnia dei vostri figli. Dategli dei compiti casalinghi, i bambini non aspettano altro. (Vi ricordate come sono entusiasti quando si deve preparare l’albero di Natale?) E poi elogiateli, ringraziateli per il lavoro svolto, create relazioni profonde di amicizia e complicità.
  4. Pitturate insieme a loro. Anche se non lo avete mai fatto, anche se vi crea disagio prendere un pennello in mano o un pennarello, fatelo! Ai bambini piace moltissimo! E non gli importa se non lo sapete fare.
  5. Ritornate piccoli. Fate ciò che ai vostri figli fa piacere. Alle mamme fatevi truccare dalle vostre bambine; per i papà costruite aeroplanini di carta, ma senza stereotipi: i papà si possono far truccare e le mamme possono costruire piste per le biglie. Costruite oggetti di carta, sul web trovate tantissimi siti che vi possono dare delle idee.
  6. Leggete con i vostri figli: sedetevi sul divano insieme e fate vedere loro come vi fa piacere leggere un libro, una rivista, un giornale, incentivandoli a leggere i loro. È un modo per appassionarli alla lettura. Oppure leggete un libro insieme a loro: una frase la legge papà, l’altra la legge mamma e l’altra ancora la legge il bambino o la sorellina.
  7. Inventate storie di mostri, dinosauri e fantasmi o di principesse e ballerine, donne e uomini coraggiosi che combattono nemici invisibili come i virus, seduti intorno al tavolo, costruite speranze, realizzate i sogni con la fantasia. Create relazioni, affettività, interesse per i vostri bambini e tutto diventerà più facile…

Abbiate il coraggio di stare veramente con loro. Questo è il momento giusto! Il tempo è lungo, avrete ore per fare tutto, anche le vostre cose: una telefonata all’amica, uno sguardo alle ultime notizie… Ciò che conta è che i nostri figli non subiscano la pesantezza del momento. 
Evitiamo gli scontri anche tra mamma e papà, perché l’isolamento sarà già difficile e motivo per aumentare le tensioni.
Se è possibile, fate lunghe passeggiate da soli per scaricare la tensione. 

Il momento è difficile, ma lo supereremo. Non togliamo ai nostri figli più di quanto ci costringerà a fare il Covid-19.

Dott.ssa Tiziana Cristofari
© Tutti i diritti riservati



Vuoi aiutare tuo figlio a leggere, scrivere, comprendere ed esporre? Provaci con le 



Il libro lo puoi acquistare sul nostro sito o su Amazon