venerdì 22 gennaio 2016

Tiziana ti scrivo 8... Per chi sono i libri di testo?

Buongiorno, sono un padre di due bambine oggi frequentanti la scuola secondaria di primo grado a Ferrara. Le scrivo questa email perché ho appena letto il suo articolo intitolato “ Ecco come distruggiamo la mente dei nostri bambini” pubblicato su Figlimeravigliosi.it il 23-Ott-2014, che condivido pienamente. Seguendo le nostre figlie nello svolgimento dei compiti a casa, abbiamo notato io e mia moglie, fin da quelli per la scuola primaria, che i metodi di insegnamento (della Matematica per esempio) erano diversi da quelli con cui siamo cresciuti noi, attuali 40-50enni;   tutto è esposto in maniera differente e a nostro avviso più complessa, a cominciare dalla rappresentazione delle unità, delle decine, centinaia ecc.., da come mettere in colonna i numeri per effettuare le operazioni. Per non parlare poi di come vengono formulati certi quesiti o problemi da risolvere, sia per la Matematica  che per Geometria, ma anche Scienze, Italiano. Certe volte si ha la sensazione di stare leggendo un libro rivolto agli adulti.
Ma come si é arrivati a tutto questo, chi ha introdotto questi libri di testo nelle scuole, quando si é deciso che i bambini sono improvvisamente passati ad un livello di intelligenza superiore?
In merito stiamo raccogliendo testimonianze di altri genitori e addirittura di qualche  insegnante, che però alla fine del discorso conclude con l’esclamazione “cosa ci vuoi fare?”.
La conseguenza di ciò è che si sta assistendo ad un aumento esagerato di bambini con PROBLEMI DI APPRENDIMENTO, bollati con l’appellativo DSA, che vengono lasciati indietro rispetto ai programmi scolastici, altro che BES, PDP ecc.! A mio avviso una scuola che si rispetti dovrebbe rallentare i propri ritmi affinché tutti gli alunni riescano a stare al passo invece è esattamente il contrario.
Se si lascia perdere ci ritroveremo in futuro con intere generazioni di ignoranti, altro che “La Buona Scuola”!
In qualità di genitore indignato mi sento di dover fare qualcosa per segnalare questo stato delle cose, e per questo ho già ricevuto manifestazione di interesse da un canale televisivo.
Scusi per questo sfogo, mi sono sentito di scriverle per sapere cosa ne pensa di queste mie affermazioni.
Cordiali saluti
Mauro Ceroni



Gentile Sig. Ceroni, grazie innanzitutto per la bella lettera.
Sfonda un portone aperto per quanto riguarda i testi scolastici, pensati a mio avviso da adulti incompetenti dediti solo al fatturato e per nulla interessati alla didattica efficace per tutti i bambini.
Non a caso ho fatto i video di storia La maestra a casa, perché come hanno raccontato la storia nei libri a cui lei fa riferimento, il più delle volte è incomprensibile anche per gli adulti che la storia la conoscono. Non solo, concordo con lei quando dice che tutti gli acronimi utilizzati per etichettare i nostri figli sono solo il frutto di quei libri e di insegnanti non formati alla differenza cognitiva e prestazionale. Azzardo a dire che probabilmente c'è un interesse anche politico affinché tutto questo avvenga e anche su questo tema ho lanciato una petizione Pedagogisti e DSA
Per quanto riguarda il "cosa ci vuoi fare" delle docenti, la risposta potrebbe essere "moltissimo!", a partire dal non adottare quei testi, ma usare la fantasia per fare didattica: in fondo per insegnanre la prima alfabetizzazione basta avere un quaderno e delle penne. Certo anche i libri sono assolutamente importanti, ma non necessariamente "quei" libri, che dovrebbero essere solo uno stimolo per i docenti che non hanno fantasia.
Cordiali saluti

Dr. Tiziana Cristofari