L'articolo 33 della costituzione dice che l'insegnamento è libero "l'arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento". Questo significa che nessuno può sindacare ciò che un insegnante didatticamente fa o non fa in classe, sia nel bene che nel male, ovviamente. Però mi spiego meglio. Se io volessi dispensare o compensare il lavoro di uno studente, nessuno può venire a dirmi che non lo posso dispensare dal fare qualche attività o che non posso fargli compensare una carenza, ad esempio usando la tavola pitagorica. Se questo lo posso fare, perché la nostra Costituzione mi dice che lo posso fare, mi domando per quale motivo gli insegnanti, quando c’è un bambino che ha più difficoltà, chiedono la certificazione per fare un PDP (Piano Didattico Personalizzato) che serve a dispensare e/o compensare, ovvero a fare ciò che possono fare senza che nessuno glielo chieda, o meglio ancora che glielo imponga (psichiatri, neuropsichiatri, logopedisti, psicologi e via cantando).
domenica 25 maggio 2025
domenica 4 maggio 2025
Quando gli insegnanti non conoscono la pedagogia, famiglie e studenti affogano
L'altra sera una mamma mi ha detto: "Tiziana, mi sento in trappola”.
Il quadro della situazione era chiaro: si è in trappola quando la sensazione che si ha per i propri figli a scuola è di totale impossibilità a modificare gli eventi, le situazioni.
In trappola ci sono moltissimi genitori, molti di loro però non ne hanno coscienza, altri invece si consumano nel dolore sentendosi impotenti. In trappola, appunto.
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