lunedì 17 agosto 2020

Homeschooling: un’alternativa efficace a questo difficile periodo!

Homeschooling: un'alternativa efficace a questo difficile periodo


Guardando come vanno le cose in generale nella scuola pubblica, fatta qualche eccezione, ho sempre pensato che l’homeschooling fosse la soluzione più adatta per dare ai bambini una buona istruzione e una serenità di diritto, che spesso la scuola nega.

Certo, non tutti i genitori che vorrebbero praticarlo si sentono pronti a sostituirsi alla scuola: è comprensibile, è democratico e forse hanno compreso che la cultura, i saperi della prima alfabetizzazione, non sono prerogativa di ogni adulto che sappia leggere, scrivere e far di conto.

Oggi però i genitori vorrebbero potersi occupare personalmente dell’istruzione dei propri bambini, perché hanno timore che la situazione pandemica possa entrare anche nella loro casa con tutto ciò che ne consegue, primo fra tutti l’isolamento dei bambini. Un conto è mettere in isolamento un adulto, ma farlo con i bambini a mio avviso diventa inaccettabile. Pertanto comprendo la paura delle famiglie.

Dello Stato ci si fida sempre meno: non ci sono linee guida chiare, per la scuola si spende sempre troppo poco per la sicurezza sia in termini economici che di tempo, che di impegno. Ma soprattutto i provvedimenti presi recentemente sono in ritardo sull’inizio dell’anno scolastico e sulla crescita dei contagi, già presente da diverse settimane, ma di cui si sono presi provvedimenti nazionali solo due giorni fa con decorrenza 17 agosto: troppo tardi per evitare che tutti i giovani che sono partiti per le vacanze non portino nelle aule scolastiche il virus che ha un'incubazione di 15/20 giorni. E così si comincia nuovamente a rimetterne in discussione l’apertura. 

Ecco che l’homeschooling si ripropone come una soluzione al momento assolutamente efficace che risolverebbe un sacco di inconvenienti, come ad esempio:

  1. continuità didattica. Per l’homeschooling non esiste lockdown;
  2. garanzia di non perdere gli anni di scuola. Se non ci sono interruzioni nell’istruzione dei nostri bambini, né accumulo di carenze, gli sarà garantita la giusta frequenza in classe e la serenità nel proseguimento degli studi quando tutto sarà finito;
  3. garanzia della salute dato che questi bambini non faranno assembramenti con sconosciuti, di cui sicuramente (come si arriverà a dire) molte insegnanti a scuola non si accorgeranno;
  4. certezza per i bambini di prima e seconda primaria di cominciare con lezioni regolari e comprensibili per la prima importantissima alfabetizzazione, quella che segnerà il percorso scolastico futuro di ogni bambino. Se avvenisse un lockdown, questi bambini sarebbero messi da subito davanti al computer, con tutte le conseguenze che questo comporta per la prima alfabetizzazione, fondamentale nei primi due anni di scuola, molto più della mancanza di socializzazione per cui l'essere umano è nato. L’utilizzo del computer in questo periodo di prima conoscenza impedirebbe la corretta manualità per la scrittura e il corretto rapporto con i docenti. Tutto questo potrebbe causare una crescita esponenziale dei disturbi dell’apprendimento dato che «bisogna imparare a fare il tondo per la a o la o, bisogna imparare a costruire i ricci e i fiocchetti della b, della f, della p o l’h. Bisogna imparare a scrivere queste lettere separatamente e poi unendole nelle sillabe o trisillabe ricordando la lettera e associandola al suono*». Potrà sembrarvi una sciocchezza insegnare le prime letterine e paroline ai vostri figli, ma se viene sbagliato il metodo e l’approccio ci saranno le conseguenze negli anni successivi, come purtroppo è palesemente chiaro per quei bambini che sono venuti e vengono al mio studio: hanno avuto quasi tutti un’inizio infelice dei primi due anni di scuola. «Bambini che hanno una corretta relazione/didattica con l’insegnante nei primi due anni della primaria, porteranno avanti la stessa fiducia in se stessi e le stesse potenzialità che si sono costruiti, anche se gli insegnati successivi non saranno più pienamente all’altezza**». 

Ecco le motivazioni per cui fare molta attenzione con questo nuovo anno scolastico. Vi ricordo anche che al lockdown di marzo nonostante i bambini avessero già avuto modo di costruirsi una relazione con i docenti, ci sono stati parecchi problemi. Quest’anno, per chi affronterà il primo anno di scuola, se l'interruzione accadesse fin dall'inizio sarà ancora peggio, anche se il lockdown fosse solo par la scuola che si frequenta.


Dr.ssa Tiziana Cristofari

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* **Tratto da: 
Cos’è l’educazione e come si educa. Perché si ammalano i bambini. La pedagogia prima della patologia, di Tiziana Cristofari, in corso di stampa.

Classi di 2/3 bambini sicure e con la garanzia della continuità didattica attraverso l'homeschooling (istruzione parentale)! I bambini di 1^ e 2^ primaria non sono scolarizzati per fare lezione via internet e per l'anno scolastico 2020/2021 non c'è garanzia che non ci saranno altre interruzioni! Non far perdere a tu@ fligli@ l'attività didattica fondamentale per le basi della prima alfabetizzazione, vieni da noi!