Poco prima che mia madre morisse (circa due mesi fa) avevo sbrigato per lei una pratica INPS che mi era costata lettere di protesta, ma che alla fine aveva ottenuto il suo frutto. Lei mi disse: "Se non ci fossi stata tu, non so come avrei fatto. Sono molto fiera di te, di come scrivi, della preparazione che hai, sono in pochi come te che si sanno far rispettare…"
Pagine
sabato 11 dicembre 2021
Figli competenti nell’apprendere, ora anche il tuo può
giovedì 25 novembre 2021
Bambini capaci hanno genitori consapevoli
Personalmente come pedagogista tutto questo mi fa male e non lo accetto, anche perché vedo e pongo rimedio, almeno con chi me lo richiede.
sabato 6 novembre 2021
Quando la sfiducia colpisce i bambini: ecco cosa puoi fare.
venerdì 17 settembre 2021
Tiziana ti scrivo… Le mamme sanno educare!
Gentile dr.ssa Cristofari, le scrivo in merito al suo ultimo libro “Come ostacoliamo l’apprendimento del nostro bambino”.
Le confesso la perplessità sul titolo che salta all’occhio come un pugno nello stomaco per cui poi uno si chiede “faccio qualcosa per ostacolare l’apprendimento di mia figlia? È terribile e non è possibile!”
martedì 14 settembre 2021
Ecco la migliore occasione per tu@ fligli@
È per questo che anche noi vogliamo schierarci dalla parte di chi sa e ha capito che la qualità ha un valore e anche un immenso beneficio.
Prima della nascita della scuola di massa, erano veramente in pochi a poter studiare e lo facevano con insegnanti privati, senza per questo dover pensare che ne andasse della loro socializzazione, che ovviamente coltivavano nella vita di tutti i giorni costruendo relazioni nelle più svariate occasioni (feste, giardini, attività sportive, ecc.) e senza aspettare che altri organizzassero per loro una classe di studio nella quale costruire socialità.
domenica 12 settembre 2021
Cosa provano le mamme
Un infarto ha specifici sintomi: dolore toracico, fatica a respirare, nausea, stato d’ansia, debolezza improvvisa, battito del cuore irregolare ecc. Un attacco di panico ha esattamente gli stessi sintomi. Solo che il primo, se non si interviene per tempo, porta molto probabilmente alla morte; il secondo no, anzi si potrebbe dire che non porta a niente se non a una grandissima paura per l’interessato.
Se un bambino ha un problema di salute, la prima cosa che la famiglia fa giustamente, è correre dal medico. Due sono poi le reazioni del sentire di mamma e papà: paura se la diagnosi è positiva, leggerezza se è negativa. E voi potreste dirmi che tutto questo è ovvio. Sì, è ovvio, ma penso che molti di voi sappiano anche cosa si prova quando la diagnosi è positiva, ma poi si scopre che era sbagliata, ovvero che era negativa. In questo caso si sente un mix tra paura-leggerezza e rabbia, della quale spesso ci si libera con un pianto e poi con una denuncia. Avete sentito quante agenzie si occupano di chiedere risarcimenti per diagnosi sbagliate? Quando sento le pubblicità di queste agenzie mi vengono i brividi perché confermano un’infinità di errori diagnostici, altrimenti non avrebbero motivo di esistere. E non mi consola nemmeno il fatto che esistano, perché se loro esistono a me il danno è già stato fatto. E non è il danno che può avere un’automobile, ovvero un’oggetto che si ripara e il problema non esiste più, ma è un danno fatto sul mio corpo e sulla mia salute.
sabato 4 settembre 2021
Tiziana ti scrivo 14… C’è chi dice no!
giovedì 2 settembre 2021
Ci resta solo di farci una risata… amara naturalmente!
Quello che succede di orribile in questi giorni nel nostro Paese è disarmante: politici della stessa maggioranza di Governo che si insultano come buffoni, una scienza senza credibilità, violenza a non finire su tutti e tutto per chi vuole tutelare la vita degli stessi cittadini. Se non fossi italiana non ci crederei!
Sei a favore dei vaccini? Aspettati nei tuoi confronti atti di violenza, ingiurie, minacce. È meglio non parlare, non esprimersi, non schierarsi. Quando ti chiedono se sei a favore dei vaccini, rispondi: e tu? Così puoi capire da che parte stare e poi, stacci. Questo è fondamentale.
lunedì 30 agosto 2021
Passione e desiderio… e poi sì, la mia scuola è meravigliosa come i miei bambini!
lunedì 16 agosto 2021
La paura che nasce a scuola e i disturbi dell’apprendimento
Anche io nel mio lavoro di pedagogista affronto tutti i giorni questo sentire distruttivo che nasce a scuola con docenti incapaci di relazionarsi agli studenti. Lo affronto restituendo ai bambini un’immagine diversa di insegnante che gli permette di recuperare l’autostima, di credere in se stessi, e pertanto di non avere più paura dell’altro (che sia docente o compagno di scuola), o la paura di non farcela, per cui un compito diventa un inferno, una relazione diventa impossibile e una propria fragilità un problema insormontabile. E non è normale che ciò accada, non è normale che un bambino provi paura andando a scuola. Si può provare tensione per un compito in classe, per una interrogazione, ma la paura no, quella distrugge, inibisce la connessione sinaptica, la formazione di nuovi neuroni, rovina la propria immagine di sé; in breve: la paura ostacola l’apprendimento del bambino.
domenica 8 agosto 2021
Quando a scuola il bambino ha paura
Da dove veniva la mia somaraggine. Figlio della borghesia di Stato, cresciuto in una famiglia affettuosa, senza conflitti, circondato da adulti responsabili che mi aiutavano a fare i compiti… Padre laureato al politecnico, madre casalinga, nessun divorzio, nessun alcolizzato, nessun caratteriale, nessuna tara ereditaria, tre fratelli con il diploma di maturità (scientifica, ben presto due ingegneri e un ufficiale), ritmi regolari, alimentazione sana, biblioteca di famiglia, orizzonte culturale conforme all'ambiente all’epoca […] Conversazioni a tavola tranquille, allegre e colte. Eppure, un somaro.
Paura dell'iniezione, ecco una metafora eloquente: tutti i miei anni di scuola passati a fuggire professori visti come dei dottoroni armati di siringhe gigantesche e incaricati di inocularmi quel bruciore denso, la penicillina degli anni 50, una specie di piombo fuso che iniettavano nel corpo di un bambino.
In ogni caso, sì, la paura fu proprio la costante di tutta la mia carriera scolastica: il suo chiavistello. E quando divenni insegnante la mia priorità fu alleviare la paura dei miei allievi peggiori per far saltare quel chiavistello, affinché il sapere avesse una possibilità di passare.»*
Ora, far passare quella paura, è anche il mio obiettivo: una paura che blocca, impedisce, inibisce l’apprendimento di bambini assolutamente normali… Le certificazioni tengono conto della paura dei bambini?
Dr.ssa Tiziana Cristofari
*Daniel Pennac, Diario di scuola.
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venerdì 16 luglio 2021
Ho bisogno del pedagogista, non del tutor!
Mi capita spesso che genitori, ma anche professionisti esperti, mi chiedano se io faccio da tutor per i bambini con i disturbi dell’apprendimento. Questo capita perché ancora c’è molta confusione sulle competenze del pedagogista.
giovedì 8 luglio 2021
Perché dovrei chiedere una consulenza alla pedagogista?
domenica 4 luglio 2021
Non voglio certificare mio figlio
giovedì 24 giugno 2021
Non possiamo chiamarci tutti Edison solo perché sappiamo come si accende una lampadina
Ci hanno insegnato la teoria della relatività anche se non siamo A. Einstein o a calcolare il teorema di Pitagora anche se non lo incarniamo. Ci hanno insegnato il corpo umano: quante ossa abbiamo e dove sono collocate, come funziona la circolazione sanguigna, ma non siamo medici. Allora cos'è che fa un filosofo, un matematico, uno scienziato, un medico se non un percorso specifico di studi che lo qualifica come tale? Sono sicura però che il filosofo conosce anche la matematica o viceversa, che uno scienziato in fisica sa scrivere poesie o un avvocato potrebbe fare il romanziere come Steve Berry.
sabato 19 giugno 2021
Nocciolina, la cagnolina che ride
sabato 12 giugno 2021
La scuola futura: un eccellente inaspettato presidio ospedaliero
Tutti dicevano che le cose sarebbero cambiate; ci si riempiva la bocca e i manifesti di “andrà tutto bene”; si diceva che la sanità sarebbe migliorata, che l’ultimo, non sarebbe forse stato più tanto ultimo.
martedì 4 maggio 2021
Cosa non è educazione
«Cominciamo con il dire cosa non è educazione.
L’educazione non è organizzare una gita ecologica ed ‘educare’ alla salvaguardia della natura, questa piuttosto è istruzione, conoscenza, sapienza di determinati argomenti fatta attraverso una gita scolastica nella natura.
L’educazione non è ‘educare’ alla giusta alimentazione. Di nuovo, piuttosto è istruire alla conoscenza degli alimenti e alla loro corretta assunzione per un benessere fisico.
L’educazione non è dire ai propri figli di non mettersi le dita nel naso, questo piuttosto è bon ton, è non creare disgusto negli altri.
L’educazione non è dire ai propri bambini di non prendere o peggio, rubare, gli oggetti degli altri, questo è piuttosto rispettare le regole del vivere civile e in comunità.
L’educazione non è dire ai propri figli di usare un linguaggio senza parolacce, che non sia sguaiato; questo piuttosto è galateo, buon gusto, raffinatezza, cultura elitaria o comunque raffinata… vogliamo chiamarla civile?
Anche se nel sentire collettivo tutto questo è considerato ‘educazione’ e difatti quando uno dice parolacce o risponde sgarbatamente si pensa sia un ‘maleducato’ ovvero un educato male, oppure quando mangia troppi grassi si dice che non ha educazione alimentare, ecc., in realtà tutto ciò appartiene alla cultura della persona, non alla sua ‘educazione’».
martedì 6 aprile 2021
Come ostacoliamo l’apprendimento dei nostri bambini
mercoledì 10 marzo 2021
Scrivi un pensiero sulla tua scuola e dagli un titolo: La mia scuola è meravigliosa!
Ho chiesto alla mia maestra perché le altre maestre con lui sono cattive e lei mi ha risposto che purtroppo non a tutte piace fare l’insegnante. Non ho capito allora perché fanno le maestre, forse non lo capirò mai, ma Antonio intanto soffre.
Riccardo (9 anni)
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sabato 6 marzo 2021
Bambini felici a scuola. Ecco come
martedì 2 febbraio 2021
Insegnanti curati o formati?
I Ministri che si succedono alla direzione del MIUR, continuano a decidere (su pressione della casta degli psicologi), che nelle scuole debbano essere aperte le porte prevalentemente ai loro operatori: per tutti questi Ministri (impreparati su cosa sia la pedagogia), gli alunni vanno curati! Però la pedagogia non c’è, e se ci fosse non corrisponderebbe, per fortuna, alla cura, ma rappresenterebbe il massimo livello formativo per la crescita e l’educazione dei nostri studenti. Ma c’è molta confusione tra chi pensa che i problemi scolastici siano imputabili a “difetti” psichici, per i quali ci vuole lo psicologo, e chi invece sostiene che gli studenti non hanno necessità di essere curati, ma solo educati! Ma chi è che educa se non genitori e insegnanti? Voi dite che gli insegnanti non educano? Sbagliato, perché ogni atteggiamento, comportamento, insegnamento, anche didattico, da parte dell’adulto nei confronti di uno studente è un atto educativo. Che però manca, perché la maggioranza degli insegnanti, compresi quelli di scienze della formazione primaria (sigh!), sono quasi completamente privi di conoscenza pedagogica e quindi di capacità educativa.
lunedì 25 gennaio 2021
La pedagogista e il diario di scuola
I compiti ce li ha mamma, mi dicono spesso i bambini.
Ho finito di stupirmi, sono anni che mi sento dire questa frase.
Che la scuola abbia sempre di più tradito il suo ruolo educativo è un fatto conclamato da tempo e non certo, come spesso vogliono far credere, per colpa della famiglia.
Il diario è diventato un optional che serve solo ad appesantire lo zaino, visto che i compiti vengo scritti sul registro elettronico ed è diventato un’incombenza della famiglia dire ai propri figli cosa ha assegnato l’insegnante o gli insegnanti, per la volta successiva.
Tutto ciò è allarmante e disarmante.
venerdì 22 gennaio 2021
Ecco perché i medici sostengono la pedagogia nei disturbi dell'apprendimento
I miei studi di psicologia sulla teoria di Massimo Fagioli a supporto del mio lavoro, mi avevano portata alla conclusione che determinati comportamenti, parole e modalità di interazione degli adulti causavano specifiche risposte negative o positive nell’apprendimento dei bambini.