mercoledì 25 marzo 2015

Cosa sono le emozioni e gli affetti e come permettere ai nostri figli di svilupparli (I parte)

Le emozioni

Si dice che le emozioni le provano tutti, ossia che ognuno di noi è in grado di provare emozioni. Darwin sosteneva che fossero biologiche e pertanto innate, Piaget che fossero essenziali per i processi cognitivi e quindi per il funzionamento della mente.
E se così non fosse? Se ci fosse chi non è capace di provare emozioni? Chi non sa come permettere ai propri figli di svilupparle? Ci sarebbero ripercussioni sulla vita dei nostri figli? Quali potrebbero essere le conseguenze della privazione dell’apprendimento e della capacità di emozionarsi? Come si sviluppano le emozioni?

giovedì 19 marzo 2015

Adolescenti annientati da scuola e genitori: una verità scottante!

Quando tutto sembra perduto, quando un figlio o una figlia adolescenti nei confronti della scuola dicono: non voglio, non mi piace, non ci riesco, non sono all’altezza, non sono capace, gli insegnanti mi odiano, non mi possono vedere, mi dicono che sono stupido, che non capisco, che non mi impegno…  ecco, quando i giovani dicono così è vero, non stanno mentendo! E tutto questo fino a vederli diventare tristi, svogliati, stanchi, depressi, annoiati, quasi bulimici o anoressici, isterici… 
Voi che fate? Come vi ponete nei loro confronti? Cosa gli dite?

lunedì 2 marzo 2015

Corso GRATUITO per bambini con diagnosi di DSA a Roma.


Da un progetto dell’Associazione Di.Sco.(Dispersione Scolastica) e in collaborazione con lo Studio di Consulenza Pedagogica Figli Meravigliosi, sono aperte le iscrizioni al corso gratuito per bambini con DSA della classe 5^ primaria che hanno necessità di migliorare nella lingua italiana scritta, letta e parlata.

Bisogni Evolutivi Speciali... un convegno diversamente normale!

Sabato sono stata ad un convegno dell’ANPE (Associazione Nazionale Pedagogisti) dove si è parlato di BES, ossia di bambini con Bisogni Evolutivi Speciali (DSA, ADHD, disagio sociale, economico ecc).
Ero molto curiosa di vedere come colleghi non conosciuti affrontassero la problematica. Ero stata più di una volta ad altri seminari su i DSA proposti da vari enti e organizzati appositamente per formare i docenti sull’argomento, ma ne ero uscita sempre profondamente delusa. 
Per chi mi segue, sa come la penso: ho più volte affermato che in cattedra ci sono insegnanti preparati solo nella trasmissione dei saperi e senza una cultura alla formazione umana dello studente, oggi più che mai dimostratasi fondamentale. Questo fa sì che la non cultura sull’argomento porti alla veloce e scontata medicalizzazione dei discenti, sottoponendo a diagnosi tutti quei bambini meno prestanti, meno veloci, con attitudini diverse dalla maggioranza della classe.